AES_3 2023

Primo piano 33 DOSSIER Automazione e Strumentazione n Aprile 2023 impieghi previsti: dai sensori di ogni tipo (accelero- metri, giroscopi, bussola, GPS), ai ricevitori radio, telecamere, videocamere, bracci robotici. La componente software si collega ai sistemi di con- trollo e pilotaggio remoto: se il comando è via Blueto- oth, il raggio d’azione può andare dai 10 ai 20 metri; se è tramite una rete Wi-Fi si può arrivare anche ai 50 metri; se si impiegano sistemi di radiofrequenza il raggio d’azione cambia a seconda del modello e può andare da pochi metri a qualche chilometro per i droni super professionali. Abbiamo accennato ai margini di miglioramento tec- nologico: questi in parte seguono il trend evolutivo della robotica (un drone può essere considerato come un robot volante), dei sistemi di telecomunicazione e dei sistemi di automazione; in parte riguardano la spe- cificità della macchina drone che dovrà essere leggera (quindi attenzione ai nuovi materiali), avere grande autonomia di funzionamento (quindi durata delle batterie), garantire affidabilità e sicurezza soprattutto negli spostamenti in ambienti complessi e ostili. In generale, la situazione attuale è quella di una serie di piccoli miglioramenti tecnici derivanti dalle spe- rimentazioni in situazioni speciali e soprattutto dal consolidamento di piccole o grandi innovazioni che possono poi diventare soluzioni standardizzate. Alcuni esempi raccontati nei mesi scorsi sul portale New Atlas danno un’idea delle potenzialità innova- tive insite nella Drone Technology. Una startup di logistica di Los Angeles ha sperimen- tato un sistema di Free-Fall per ridurre gli impatti negativi della consegna dei pacchi. Nella parte infe- riore di un drone multicopter è installata una bobina dalla quale scende un cavo di Kevlar al quale è legato il pacco; quando il drone giunge a destinazione, resta in bilico a un'altitudine di 46 m e allenta il freno sul cavo permettendo al carico di cadere liberamente in aria. Poco prima che il pacco raggiunga il terreno, il freno della bobina viene delicatamente riapplicato, rallentando la discesa del carico fino a fermarsi: questa funzionalità si ottiene utilizzando un Lidar (Light Detection and Ranging) che misura esatta- mente quanto il velivolo è lontano da terra. Con que- sta soluzione innovativa si guadagna in tempo e pre- cisione di consegna, si evitano i pericoli di un drone a bassa quota che può urtare rami o linee elettriche e si risparmia al destinatario il rumore di una lunga per- manenza del drone in prossimità dell’abitato. Un altro esempio è il prototipo sviluppato all’ Imperial College di Londra in collaborazione con l’ Università di Pechino e l’istituto svizzero Empa . Si tratta di un drone anfibio basato su una tecnologia bio-inspired: utilizzando una grande ventosa ispirata a quella di alcuni tipi di squali, può operare sott’acqua aderendo a qualunque superficie; può quindi attaccarsi a un supporto fisso, come una pipeline o il pilone di una piattaforma petrolifera, per svolgere più agevolmente alcune operazioni oppure a un oggetto mobile, come I droni rappresentano una risposta efficace per le attività di ispezione o ricognizione, specialmente in situazioni estreme o pericolose, soprattutto per strutture complesse o difficilmente accessibili

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