AES_3 2022

SCENARI Primo piano 22 Aprile 2022 n Automazione e Strumentazione dant’ e tablet, ma comprendono anche la possibilità di muovere manualmente il braccio del robot da un punto a un altro, per ‘insegnare’ il movimento. In aggiunta, i cobot, oltre al vantaggio di limitare l’in- gombro rispetto ai classici robot industriali, consen- tono anche di sfruttare meglio lo spazio circostante disponibile nell’ambiente. Infatti, a differenza dei robot industriali tradizionali, che, vengono solita- mente installati e fissati in un singolo sito per eseguire una sola attività molto specifica, e, per ragioni di sicurezza, devono operare separati dagli operatori umani , di solito attraverso una recinzione o una gab- bia di protezione, i cobot, come accennato, soddisfano requisiti di safety che comunque consentono anche di spostarli da un luogo ad un altro, per eseguire attività di tipo diverso. Innovazioni tecnologiche e miglioramento della sicurezza Parallelamente alla capacità dei cobot di migliorare la propria consapevolezza situazionale (situatio- nal awareness), grazie a una molteplicità di sensori, all’elaborazione in tempo reale dei dati acquisiti da svariate fonti, e alla loro interpretazione tramite l’ ap- prendimento automatico (machine learning), anche la safety di queste macchine ha nel futuro continui margini di miglioramento. Un esempio di cobot in cui l’obiettivo è combinare misure di safety poten- ziate e facilità d’uso con la velocità, la robustezza e la precisione di un robot industriale è il cobot Swifti, di recente introdotto nella gamma di prodotti di ABB . Tale cobot è adatto all’utilizzo in un’ampia gamma di applicazioni, che spaziano dal settore manufacturing alla logistica. La macchina è progettata per suppor- tare una collaborazione intermittente con l’opera- tore umano, e, spiega ABB, è in grado di muoversi ad elevata velocità per massimizzare la produttività, senza compromettere la sicurezza, quando un lavo- ratore umano ha necessità di avvicinare il cobot. Ciò è possibile grazie all’integrazione di uno scanner laser di sicurezza con il software SafeMove, che in sostanza impedisce la possibilità di contatto tra il cobot in movimento e un operatore umano, preve- nendo il verificarsi di infortuni. Grazie all’uso com- binato delle due tecnologie, ha specificato ABB, la collaborazione uomo-macchina può essere raggiunta in modo sicuro, senza necessità di prevedere recin- zioni fisiche, assicurando che l’operatore umano non sia presente all’interno dell’area di lavoro del cobot, mentre lo stesso si sta muovendo. n Il robot collaborativo sviluppato da ABB (fonte: ABB)

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