AS_03_2021

Automazione e Strumentazione Aprile 2021 EDITORIALE primo piano 9 Deformazione ‘virale’ della formazione Consulente in Automazione industriale Michele Maini Product Marketing Manager Yokogawa. Massimiliano Veronesi forse noi umani ce lo siamo anche andati un po’ a cercare ma di sicuro poi abbiamo introdotto e stiamo introducendo un certo numero di modifiche alle modalità operative con le quali svolgiamo le nostre vite. Prima tra tutti la distanza fisica, nonostante la quale ormai si svolge la maggior parte dei lavori e degli incontri che non richiedono di operare su dispositivi materiali nelle fabbriche o nei laboratori. Nella Scuola Tecnica di secondo grado, dove si forma il personale che opera nel settore Automazione, una parte degli insegnamenti può esser portata avanti in DAD (Didattica A Distanza) senza troppe difficoltà, grazie alle tecnologie di comunicazione e alla ampia disponibilità di software di simulazione e di sviluppo; altri corsi, viceversa, richiedono di operare su dispositivi reali e necessitano pertanto della presenza fisica degli allievi e dei docenti. In ogni caso la didattica a distanza sembra essere sufficiente solo per i ragazzi attenti e volonterosi (riducendo i fattori di distrazione nelle classi) mentre risulta meno efficace per chi non ha sufficiente auto-disciplina e riesce a seguire e apprendere solo grazie all’integrazione e alla comunicazione all’interno del gruppo di coetanei. Nella formazione svolta nell’industria, data la maggiore maturità e responsabilità dei partecipanti alle lezioni, non si hanno eccessivi problemi di distrazione. La questione del distanziamento ha dovuto comunque essere affrontata anche nella formazione in ambito aziendale ove la gestitone della competenza ha da tempo una precisa collocazione e si sta rivelando un fattore critico per quelle fasi del processo produttivo in cui il fattore umano riveste un ruolo rilevante: si pensi per esempio alla manutenzione strumentale, alle operazioni non di routine, alle decisioni in condizioni di incertezza o di pericolo. Da una parte i grandi team di progetti internazionali salutano positivamente l’avvento della formazione a distanza, che consente a persone sparse in Paesi diversi di partecipare alle stesse sessioni di aggiornamento senza sostenere alcun costo relativo agli spostamenti. Non sono trascurabili nemmeno i vantaggi associati alla disponibilità di un Training Centre unico e come tale più gestibile in termini di aggiornamento del materiale didattico, delle piattaforme software oggetto della formazione, del database in cui viene tenuta traccia dei profili di competenza del personale con i relativi certificati. Sull’altro versante è indubbio che il rapporto diretto e personale con il formatore rappresenta un momento difficilmente sostituibile per molti versi: si pensi ad esempio alla minor distrazione di chi deve restare concentrato su qualche cosa che non può poi mettere in pausa o risentire; si consideri inoltre la lettura da parte del docente del linguaggio non verbale di chi ascolta e alla sua conseguente possibilità di integrare con contenuti e chiarimenti non riportati sul materiale didattico; di indubbia efficacia, infine, il maggior coinvolgimento e la maggiore familiarità tra docente e partecipanti che così risultano più invogliati a interagire e fare domande. Le crescenti prestazioni delle piattaforme in Cloud stanno rendendo sempre più diffuso l’e-learning e l’impiego di pacchetti di simulazione da remoto; forse quindi un accettabile compromesso potrà essere rappresentato dalla combinazione di contenuti multimediali e videoconferenza a telecamere accese. Da alcune esperienze recenti di ‘webinar’, si è evidenziata infatti l’utilità della presenza attiva, accanto al(ai) docente(i), di un ‘regista’ ossia di una figura familiare con la piattaforma impiegata, che governa la sessione dando informazioni, scandendo i tempi dei docenti, stimolando le domande dei partecipanti. È opportuno, in conclusione, che ogni realtà trovi la sua via in base delle diverse esigenze, che possono anche variare in funzione della materia (richiedente o meno esercitazioni pratiche su dispositivi reali, come per esempio motori elettrici o strumentazione di misura), delle differenti circostanze di progetto (domestico o remoto) o relative alla struttura organizzativa aziendale (locale o multinazionale). Questo maledetto virus…

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