AS_03_2021

Automazione e Strumentazione Aprile 2021 GESTIONE ACQUE applicazioni 67 Negli impianti per il trattamento e la depu- razione delle acque reflue derivanti sia da sca- richi domestici sia industriali entrano in gioco diversi processi fisici, chimici e biologici che vengono utilizzati per rimuovere gli agenti contaminanti ed ottenere acqua sufficientemente pulita da non cau- sare alcun danno una volta restituita all’ambiente. Quando parliamo di acque reflue si inten- de un prodotto che è costituito per la mag- gior parte da acqua e in minima parte da materiale solido. Purificare l’acqua, quindi, significa non solo diminuire la ca- rica batterica e vira- le, ma anche ridurre la componente soli- da tramite sedimen- tazione. Nelle prime cisterne di raccolta dell’ac- qua reflua sono an- cora presenti pezzi di plastica, legno, carta o altro, che verran- no successivamente rimossi tramite la grigliatura per poi procedere alla separazione delle sabbie e dei solidi se- dimentabili attraverso la loro sedimentazione naturale. A prova di solidi La segnalazione del livello minimo o massimo nelle cisterne interessate da entrambi i pro- cessi può avvenire tramite indicatori a galleg- giante CamLogic che sfruttano il principio di Archimede. Il PFGLP22 , che fornisce l’indicazione di un sin- golo livello, è disponibile anche in versione con stelo curvo, in modo da ristabilire le condizioni di funzionamento ottimale in cui il galleggiante si trova parallelo alla superficie del liquido. Il CLR20 , indicatore a galleggiante con con- tatti reed senza attrito, è uno strumento con cui è possibile controllare fino a tre livelli di soglia del liquido. Entrambi gli strumenti, che non necessitano di alimentazione elettrica ed hanno le parti a contatto con il prodotto in acciaio inox , risultano quindi idonei anche nel caso in cui vi siano solidi presenti all’interno del liquido da controllare. Entrambi gli strumenti sfruttano il magnetismo per avere una separazione fisica tra liquido e ambiente esterno, permettendo loro di resistere a pressioni elevate e non avere perdite legate a tenute su organi in movimento. La seguente fase del processo di depurazione prevede poi l’eliminazione delle sostanze disciolte e dei solidi sospesi nella vasca dei fan- ghi attivi in cui microrganismi specifici permet- tono la formazione di fiocchi di fango elimina- bili tramite la sedimentazione finale. La viscosità non è un problema Nel caso in cui la presenza dei solidi disciolti rendesse l’acqua particolarmente fangosa e quindi viscosa , può essere utilizzato l’in- dicatore conduttivo CLC40 adatto anche in caso di conducibilità minima (5µS/cm) e che non risente della presenza di eventuali onde o schiuma grazie alla possibilità di implementare dei ritardi nel segnale. L’acqua in uscita dalla sedimentazione finale può definirsi a questo punto pulita e può pertanto essere restituita al corso d’acqua superficiale. Bruno Vernero SENSORI IDEALI PER TRATTAMENTI E DEPURAZIONE Livello dei fluidi sempre sotto controllo A FIL DI RETE camlogic.it Nel trattamento e nella depurazione delle acque, la segnalazione del livello minimo o massimo delle cisterne e dei serbatoi può avvalersi della strumentazione di CamLogic, che è in grado di operare anche in presenza di solidi, fanghi, onde e schiume, resistendo a pressioni elevate ed evitando perdite. a) b) c) Lo strumento PFGLP22 fornisce l’indicazione di un livello (a), mentre con CLR20 è possibile controllare fino a tre livelli di soglia (b) e CLC40 è un indicatore conduttivo che non risente di onde o schiuma (c)

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