AS_03_2021
produzioni più inquinanti dei sistemi per autotrazione tradizionali, cioè basati su idrocarburi. Naturalmente, ogni attività umana ha un impatto sull’ambiente ma, special- mente per quanto riguarda i sistemi basati su batterie al litio, non è vero che la produzione di automezzi elettrici sia più onerosa per l’ambiente delle tecnologie che è destinata a sostituire. Naturalmente questo non vuol dire che si tratti di una tecnologia ad impatto ecologico zero. Veicoli più efficienti Negli autoveicoli a trazione elettrica, molta parte della meccanica tradizionale andrebbe sostituita da soluzioni più leggere , visto che gli azionamenti e i motori elettrici, a parità di potenza, sono notevolmente più piccoli dei motori a combustione e, conseguentemente, necessitano di meno materie prime, meno lavoro e, quindi, meno inquinamento. Per la lavorazione delle parti meccaniche che oggi sono necessarie, ma che andrebbero a diminuire notevolmente nei vei- coli elettrici, oggi vengono consumati acciai nitrurati e al cobalto, che in parte sono dispersi nell’ambiente. Oltre al motore a combustione, una trazione elettrica efficiente rende obsoleti molti altri pesanti organi meccanici, come la scatola del cambio e la trasmis- sione che, in aggiunta agli aspetti legati all’inquinamento delle lavorazioni, sono essi stessi costituiti da acciai prodotti con importanti conseguenze ambientali. Per funzionare, i veicoli elettrici con batterie al litio necessitano di sistemi di raffreddamento molto più leggeri, che operano a temperature più basse, e inoltre non richiedono le vecchie e ingombranti batterie al piombo per l’avviamento. Poi, naturalmente, un veicolo elettrico non necessita di filtri attivi (tossici) e nemmeno di ingombranti, complessi e inefficienti catalizzatori che a fine vita, pregni di elementi e composti tossici, sono di difficilissimo smaltimento. Nella vita media di un autoveicolo, una tonnellata di batterie al litio , come accumulatore di energia chimica, va a sostituire una quantità di combustibile che in una sottostima può essere approssimato a circa 30 tonnellate di idrocar- buri raffinati . Economia circolare A fine vita, le batterie per autotrazione non dovranno essere gettate via o smantellate , ma potranno essere riciclate totalmente . Una batteria usurata e ormai priva di valore per l’autotrazione che, per esempio, abbia perso il 70% della sua capacità di accumulare energia, rappresenta invece una risorsa inesti- mabile per il mercato dell’energia e per gli impianti fissi di accumulo, dove il peso non è un problema. Le batterie per autotrazione potranno essere riciclate al 100% in installazioni fisse, a supporto della rete energetica e, in modo doppiamente virtuoso, consen- tiranno un utilizzo più esteso e completo delle fonti energetiche rinnovabili . Lungi dall’essere dei rifiuti inquinanti, le batterie al litio divenute inutilizzabili per l’impiego automotive potrebbero dare origine a un ricco e utile mercato del riutilizzo , con importanti ricadute industriali. In Germania, si è calcolato che il 40% del valore di un autoveicolo elettrico sia ascrivibile alle batterie. Non a caso, sempre in Germania, da decenni si sta investendo nella ricerca e nello sviluppo di macchinari per la produzione di celle al litio ; un impegno che, infatti, è guidato da lungimiranti istituzioni regio- nali (per esempio i Land della Baviera e del Baden-Württemberg) che contano importanti produzioni di autoveicoli sul loro territorio. Gli investimenti in tecnologie destinate all’autotrazione elettrica hanno già cominciato a portare benefici all’economia tedesca che, nell’area di Berlino, ha visto sorgere la colossale ‘Gigafactory’, l’unica fabbrica europea di batterie al litio destinate alle auto di Tesla.
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