AS_03_2020

Automazione e Strumentazione Aprile 2020 SCENARI approfondimenti 63 Beni Strumentali I Beni Strumentali (BS) sono prodotti tecnologici che con- sentono di effettuare specifici processi o servizi dal prima- rio al terziario. Il rapporto Airi cita, per la loro rilevanza generale: - nel primario, i BS per lavo- razioni agricole e quelli per produzioni alimentari; - nel secondario, i BS per la produzione industriale di prodotti di consumo e dei BS impiegati in tutti i settori; - nel terziario, i BS mirati alla ‘salute’. Considerando i Beni Stru- mentali per la produzione industriale, si osserva che essi si basano su tecnologie sia specifiche sia comuni a diversi settori e che presen- tano cicli di vita compren- denti le fasi di progettazione, produzione, distribuzione, uso e manutenzione, dismissione e riciclo in un’ottica che si accompagna perfettamente con la prospettiva, sempre più auspicata, della cosiddetta economia circolare. Tra le tecnologie che meglio possono determi- nare l’evoluzione dei BS ci sono le tecnologie abilitanti fondamentali ( Key Enabling Techno- logies - KET) quelle cioè che, secondo la Com- missione Europea, sono indispensabili per lo sviluppo economico delle regioni, ovvero: la nanotecnologia, la micro e la nano elettronica, la fotonica, i materiali avanzati, la biotecnolo- gia e le tecnologie avanzate per la manifattura. Queste ultime, note anche come Advanced Manufacturing Systems (AMS), sono indiriz- zate alla realizzazione di prodotti competitivi, ad alto valore aggiunto, basati sulla conoscenza. Gli AMS comprendono sistemi di produzione e i relativi servizi, processi, impianti e attrez- zature, ivi compreso l’automazione, robotica, sistemi di misura, l’elaborazione delle informa- zioni cognitive, elaborazione dei segnali e con- trollo della produzione attraverso sistemi d’in- formazione e di comunicazione ad alta velocità. Esse “sono essenziali per conseguire aumenti di produttività in settori quali l’aerospaziale, auto- motive, prodotti di consumo, elettronica, inge- gneria, ad alta intensità energetica, alimentare e agricolo e nelle industrie ottiche”; possono inol- tre dare “una risposta efficace alle sfide sociali, compresa la salute, il cambiamento climatico, l’efficienza delle risorse. Inoltre possono con- tribuire alla creazione di posti di lavoro e l’evo- luzione dei sistemi di produzione”. In una precedente edizione dello studio Airi sulle Tecnologie Prioritarie, si rilevava che l’in- dustria manifatturiera italiana - per rispondere alle grandi sfide economiche, sociali e ambien- tali e alla concorrenza con i Paesi emergenti e quelli in via di sviluppo - avrebbe dovuto agire sullo sviluppo di nuovi processi, macchine e sistemi produttivi eco-sostenibili, nonché nuovi concetti e soluzioni di automazione altamente flessibili e ad alta precisione/qualità. A tal fine, tenuto conto del know-how di eccellenza detenuto dalla industria italiana, si riteneva che dovessero essere sviluppate e implementate alcune nuove Tecnologie Prioritarie. Alla luce del nuovo quadro di riferimento euro- peo, nazionale e regionale, il nuovo rapporto arriva a identificare le seguenti Tecnologie Pri- oritarie per il prossimo triennio, individuando sette macro temi: - Smart-Factory/Industria 4.0: macchine e sistemi di produzione intelligenti eco-soste- nibili sviluppati secondo il paradigma della Smart Factory. - Knowledge based design: a) Nuovi strumenti La Commissione Europea ha identificato un insieme di tecnologie che giudica indispensabili per lo sviluppo economico delle regioni: nanotecnologia, micro/nano elettronica, fotonica, materiali avanzati, biotecnologia e sistemi avanzati per la manifattura

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