AS_03_2020
Aprile 2020 Automazione e Strumentazione EVENTI primo piano 26 ripercuote sull’efficienza dei processi, sul ripensamento dei prodotti, sull’aumento delle produzioni personalizzate in una sorta di maggiore competitività”. “Non è sufficiente sfruttare le opportu- nità che il software ci dà”, ma Scovenna spiega come sia necessario che: “…con le nuove tecnologie si riesca a ridisegnare un modello di business differente rispetto a quello applicato fino a ora. Ai fini del completamento del processo, grazie al software, emergono nuovi fattori compe- titivi , ci sarà l’esigenza di affrontare nuovi mercati e rispondere a bisogni emergenti. In sostanza”, conclude il presidente di Anie Automazione, “il completamento della trasformazione digitale delle imprese passa per l’innovazione associata a nuovi modelli di business digitale”. Delegare i dati all’edge È inevitabile non pensare ai dati, Mar- chetti lo ha sottolineato parlando di una gestione efficiente attraverso l’edge computing, ma quali altre logiche devono esserci, in un’azienda, per non perdere tempo e denaro? Secondo Leti- zia Tanca , Docente Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria, Politecnico di Milano : “La rivoluzione industriale 4.0 vede in campo tecnologie informatiche che hanno in comune un elemento fondamentale: i dati . Que- sti si trasmettono, si scambiano, interagendo con i macchinari e i robot. Ma dove si trovano i dati? Come sono fatti? Come si analizzano? È il software che li produce e vanno analizzati secondo tecniche di analisi che li trattino come sono trattate le materie prime . I dati sono diventati sempre meno controllabili, per la loro raffinata qualità, ma anche difficili da analiz- zare perché si intersecano con il resto dell’im- presa e con il mondo esterno. Per trarre profitto dagli stessi occorre, da un lato governarli con appositi strumenti, come le ontologie che per- mettono di rappresentare la semantica dei dati stessi o un sistema che permetta di valutare i dati in base alle condizioni del contesto attuale; dall’altro riuscire a integrare i dati , eterogenei, eventualmente incompleti o contraddittori, in modo coerente e affidabile. Le varie tecniche di analisi, statistiche o di machine learning si completano per trarre valore da questo patri- monio di dati , del quale occorre però fare un uso responsabile e soprattutto cosciente della centralità dell’essere umano”. Nuovi modelli organizzativi “Nonostante differenti approcci, una cosa che ho percepito”, spiega Marco Gagni , Project mana- ger , Artsana Group , “è la convinzione che la rivoluzione Industria 4.0 è un cambio di modello organizzativo in cui le tecnologie altro non sono che uno degli strumenti a disposizione per la digitalizzazione sia dei processi che dei prodotti. Cambiamento che deve spingere lungo due diret- trici: da un lato fare meglio quello che facciamo (efficienza), dall’altro fare in modo nuovo/diverso quello che abbiamo sempre fatto (efficacia). Inoltre”, continua Gagni, “emerge la centralità dell’uomo all’interno di questo processo. Ancora una volta la tecnologia non va vista come sostituto dell’uomo, ma come strumento al suo servizio”. Dall’acquisto di un prodotto si passa all’acquisto di un servizio. “Oggi l’industria connessa porta un modello di business differente da quello che era in passato. Mentre un tempo il competitor era visto come il nemico da tenere distante oggi il time to market è talmente veloce e le tecnologie cam- biano rapidamente che assistiamo, tutti i giorni, alla sinergia e questo fa si che il mondo evolva verso un modello di coopetition ”, spiega Patri- zia C avallo , Business Developer e Key Account Manager Automation & C ontrol presso Engi- neering Ingegneria Informatica . Il modello a grandezza naturale del razzo Vega, dell’Ente Spaziale Europeo, posto dinnanzi alla struttura del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano che ha ospitato il Forum Software Industriale
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