AS_03_2020
Automazione e Strumentazione Aprile 2020 SCENARI primo piano 13 aziende italiane vedano i vantaggi degli ecosistemi, e come oltre la metà li cerchino attivamente”. Creare un ecosistema coinvolgendo nel modo più ampio tutta la filiera produttiva, in modo da svi- luppare in tempi ridotti nuovi modelli di business capaci di trarre vantaggi condivisi dalla trasfor- mazione digitale, è tra gli imperativi dell’In- dustry X.0, che le aziende devono affrontare per diventare più intelligenti, connesse, attive e pronte ad apprendere. Accenture indica come strategico l’obiettivo di ‘progettare nuovi ecosistemi’, ovvero di “creare un solido ecosistema di fornitori, distributori, startup e clienti che permetta di scalare rapida- mente nuovi modelli di business sulla catena del valore digitale”. Ma le realtà dell’ecosistema vanno oltre la tradizionale supply chain e si esten- dono a numerosi altri attori: per l’Impresa X.0 è naturale inserirsi in una visione di ‘economia circolare’ , come pure diventa essenziale l’aper- tura al territorio, la considerazione degli aspetti sociali, la sensibilità culturale. E tutto ciò non come scotto da pagare per farsi accettare bensì come elementi portanti e fecondi, capaci di inci- dere sullo sviluppo aziendale e sul business. Rispondere velocemente ai cambiamenti Un’altra caratteristica dell’Impresa che si sta tra- sformando è la flessibilità nella professionalità, la capacità di acquisire in fretta nuovi skill e di riorganizzare frequentemente le risorse aziendali per meglio rispondere alle richieste e alle esi- genze dei mercati. In uno studio pubblicato sui Quaderni della Fondazione G. Brodolini “Eco- sistemi 4.0: imprese, società, capitale umano” si prefigurava che “l’uomo continuerà comunque ad essere elemento centrale del mondo dell’im- presa, ma andrà a svolgere attività e mansioni diverse da quelle che tradizionalmente gli sono state attribuite finora. Assisteremo quindi all’ ele- vazione della figura dell’operatore che, anziché essere mero esecutore di operazioni, assumerà il ruolo di mente pensante con il compito di sfrut- tare al meglio le tecnologie presenti in azienda controllando in modo integrato macchinari e pro- cessi”; e ancora, che “si assisterà verosimilmente ad una riduzione del fabbisogno di lavoro di basso livello, che verrà svolto dai sistemi automatizzati, compensata almeno in parte da un aumento del fabbisogno di operatori più capaci e che siano in grado di unire nuove competenze tecniche a mag- giori flessibilità e motivazione. Sono in molti a sostenere che ci sarà un crescente bisogno di per- sone con competenze più alte per svolgere dei nuovi tipi di lavori , necessari ad esempio per progettare i macchinari, per analizzare i dati e per effettuare le simulazioni”. Ne deriva che l’ImpresaX.0 sarà per sua natura più pronta a reagire ai mutamenti, a supportare azioni di resistenza e di adattamento ; potrà diventare perciò un fattore essenziale per la resilienza non solo dei sistemi industriali ma dell’intera società. Biomedicale X.0 Tra i fattori che possono far decollare l’Impresa X.0 e che poi ne diventeranno caratteristiche perma- nenti c’è senz’altro quello del ruolo centrale della Ricerca e dell’ Innovazione . In settori come il bio- medicale e il farmaceutico ciò è ancor più decisivo e se ne può già percepire l’importanza in momenti come questi in cui si parla tanto della possibilità di produrre nuovi farmaci e di sviluppare vaccini per sconfiggere epidemie batteriche o virali. Il recente rapporto Airi “Le innovazioni del pros- simo futuro - Tecnologie prioritarie per l’indu- stria” segnala come le spese in R&S dell’ indu- stria farmaceutica siano pari al 16% del valore aggiunto, posizionandosi ben al di sopra della media dei settori a media-alta tecnologia (8%) e di quella dell’industria manifatturiera (7%): “Rispetto agli altri settori, l’industria farmaceutica si distingue per la quota più alta di imprese inno- vative (oltre il 90%) e la più alta spesa in innova- zione per addetto, tre volte superiore alla media”. In Italia la ricerca farmaceutica è specializzata nel campo delle biotecnologie, nei vaccini, negli emo- derivati, nei farmaci orfani; è una ricerca che si sviluppa sempre più in partnership con università, centri di eccellenza, PMI, start-up, enti no-profit, Il ruolo della Ricerca e dell’Innovazione è destinato ad avere un’importanza ancora maggiore per determinare il successo dei nuovi modelli di business, a incominciare dai settori in cui rivestivano già un ruolo strategico, come il biomedicale e il farmaceutico
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