AS_03_2019

Aprile 2019 Automazione e Strumentazione OIL&GAS applicazioni 60 per la componente energetica del sito africano. “Saipem ha affidato a Schneider Electric la completa responsabilità sia della progettazione sia della costruzione dei moduli E-House, che si sono inseriti in un contesto progettuale com- plesso e ‘delicato’ quale quello delle piatta- forme FPSO”, commenta Enrico Tiraboschi, Key Account Manager O&G di Schneider Electric . “In particolare, le due soluzioni si dovevano necessariamente integrare con la concomitante realizzazione delle navi stesse, rispettandone le costrizioni strutturali e dimen- sionali. Senza dimenticare, naturalmente, l’alta complessità progettuale delle applicazioni offshore e l’interazione del nostro team con gli altri soggetti professionali coinvolti dall’EPC nello sviluppo della piattaforma”. La soluzione integrata si chiama E-house In risposta alle notevoli esigenze della com- mittenza, Schneider Electric ha sviluppato due soluzioni personalizzate e totalmente integrate che combinano efficacemente i requisiti dell’im- pianto FPSO - ovvero HVAC, rilevazione incen- dio e gas, sistema antincendio, nonché l’intera distribuzione elettrica - attraverso i tre livelli della piattaforma EcoStruxure Oil & Gas. Una proposta che va dai ‘Connected Products’ mon- tati all’interno di ciascuna E-house (Quadri MV, quadri LV IEDs, Trasformatori, UPS ecc.), al successivo layer Ecostruxure di ‘Edge Control’, con i software proprietari di power manage- ment, fino al livello di ‘Apps, Analytics e Servizi digitali’, servendosi della piattaforma di Power System Consulting. Il tutto, racchiuso in due unità compatte su due piani, che misurano 30 x 20 x 14 metri e pesano 1.300 tonnellate. Un notevole ‘concentrato’ di tecnologia ed effi- cienza nato dall’accurata fase di progettazione, a cura dell’ E-House Engineering Center di Schneider Electric a Brisbane, in Australia, e poi realizzato e testato nella yard indonesiana di Batam e culminato nel delicato processo di integrazione delle due soluzioni all’interno della piattaforma FPSO, avvenuto a Singapore prima del trasferimento verso le coste angolane. Compattezza, integrazione e risparmio: sfida vinta “Guardando ai vantaggi per il cliente finale”, aggiunge Enrico Tiraboschi, “i plus tecnici e strategici dei moduli E-house si traducono nella possibilità di avvalersi di un unico interlocu- tore, Schneider Electric, per un altrettanto uni- voca soluzione integrata, che risponde efficace- mente all’intero fabbisogno energetico dell’ap- plicazione FPSO. Senza dimenticare, natural- mente, gli ottimi risultati in termini di spazio occupato e di ottimizzazione dei processi. Nei contesti offshore, infatti, è fondamentale riu- scire a risparmiare peso e spazio occupato, così come l’integrazione elettro-strumentale in unico modulo consente importanti saving sia sul piano economico sia nelle tempistiche di realizzazione dell’intero progetto”. Benefici ai quali si aggiunge un ultimo ma non meno importante dato numerico, molto apprez- zato da Saipem: le complessive 1.500.000 ore/ uomo di lavoro senza incidenti e perdite di tempo nello sviluppo della commessa. Nei moduli E-house realizzati per l’utilizzo nelle acque dell’Angola sono montati i quadri in media tensione (MV), i quadri in bassa tensione con i dispositivi intelligenti per la gestione della rete elettrica (LV IED), i trasformatori, i gruppi di continuità ecc. Un modulo FPSO pronto per la destinazione finale

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