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Automazione e Strumentazione n Marzo 2024 Speciale 75 HMI E IPC Performance HMI), che consentirebbero una migliore consapevolezza della situazione per gli operatori, indirizzando i loro sforzi ai problemi ad alta priorità. Con la diffusione massiccia della connettività e dell’uso in mobilità, i moderni HMI/Scada non sono più vincolati a sale controllo e PC fissi ma possono essere implementati sulla base di architet- ture web e schermi condivisi. Un’architettura web facilita l’interazione dell’utente con più dispositivi. Inoltre, consente agli sviluppatori di concentrarsi sui contenuti e sulle modalità di visualizzazione. Altra innovazione importante è la configurazione semplificata. Gli utenti finali sempre più possono concentrarsi sull’applicazione HMI, senza pre- occuparsi delle licenze software o di limitare il numero di tag o il tempo di esecuzione. I nuovi ambienti di sviluppo permettono di svilup- pare applicazioni estremamente personalizzate, ad esempio per scrivere programmi specifici o algoritmi proprietari dedicati a specifiche aree di impianto. Altri fattori chiave di innovazione sono le interfacce multimediali ad alta definizione e le connessioni remote e flessibili in mobilità. Tutti questi aspetti fanno sì che i progettisti e i program- matori prestino maggiore attenzione ai contenuti dell’HMI, riducendo il costo e la complessità della piattaforma sottostante. Un utilizzo importante della nuova generazione di HMI è quello che li vede alleati dei digital twin e dei sistemi di simulazione per operatori di impianto (OTS, Operator Training Simulation), al fine di identificare e risolvere i problemi latenti di impianto, intraprendendo le opportune azioni cor- rettive. La tradizionale interfaccia grafica utente (GUI, Graphical User Interface) è stata e sarà ancora per un buon periodo il formato di visualizza- zione dominante nell’HMI industriale, ma dovrà vedersela con nuove soluzioni come l’HMI con- versazionale (con chatbot, assistenti virtuali, programmazione basata su domande e risposte gestite dall’utente), quello indossabile (smart watch, smart glass, smart helmet, smart ring ecc.) e quello mobile (tablet, smartphone ecc.). Per l’immediato futuro si preannunciano le prime soluzioni HMI basate sul Machine Learning. Il cambiamento fondamentale tra gli HMI tradizio- nali e quelli basati sull’Intelligenza Artificiale è la diffusione di sensori e piattaforme IoT, tendenza che in qualche modo spinge verso la servitizza- zione. E ancora: la visione artificiale, la biome- tria, i sistemi di elaborazione del linguaggio, il metaverso industriale con piattaforme HMI/Scada in grado di unificare i dati operativi e aziendali sfruttando mondi virtuali 3D e digital twin. n L’interfaccia grafica utente continua ad essere il formato di visualizzazione dominante nell’HMI industriale (nella foto: Schneider Electric STM6)

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