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Automazione e Strumentazione n Marzo 2024 Applicazioni 61 ALIMENTARE Nella fattispecie, per una sua macchina che pro- duce coni di cialda, Bühler aveva la necessità di gestire in posizione assoluta un certo numero di assi, azionati da motori a magneti permanenti (PM) in configurazione ad anello aperto, per movimentare in modo preciso le cialde all’uscita dal forno in corrispondenza di altrettanti cartocci di carta entro i quali poterli inserire. Grazie alla funzionalità IMC è stato possibile eliminare l’encoder, riducendo così i costi e il cablaggio, quindi i tempi di installazione, tuning e messa in funzione. L’impiego di una soluzione come quella proposta da Danfoss, ha comportato in generale anche altri risparmi, perché i costi di acquisto e installazione di drives di tipo standard, come il VLT Automation Drive con funzionalità IMC integrate, sono significativamente inferiori rispetto a quelli di un sistema classico in architet- tura motion servodrive. Sincronizzare gli assi è più semplice Sincronizzare significa gestire in modo coordi- nato il movimento di due o più assi, il cui rap- porto di trasmissione può essere regolato in modo continuo secondo determinate leggi del moto. Il segnale di riferimento per la posizione e la velocità può essere generato in varie modalità: a mezzo di un encoder esterno, da PLC o mediante un segnale impulsivo master virtuale, dal quale ricavare non solo la velocità e la posizione, ma anche il senso di rotazione. Nello specifico caso della macchina Bühler, il riferimento al drive master può essere inviato con un segnale analogico, oppure comunicato come setpoint via bus di campo. Ricevuto il riferimento, il drive lo converte in un avviso master virtuale che, oltre che per sé stesso, serve quale base di sincronizzazione per le altre unità di azionamento macchina che operano in configurazione slave. È proprio in questo modo che, all’uscita dal forno, gli otto assi che movimentano i coni di cialda e i rispettivi involucri di carta possono essere sin- cronizzati alla perfezione. All’avvio, i drive ven- gono tutti inizializzati eseguendo la procedura di homing, ovvero portandoli tutti in posizione di riferimento (zero macchina) e quale segnale master viene utilizzato un treno impulsivo generato dal PLC. I motori a magneti permanenti, tutti in confi- gurazione ad anello aperto, possono quindi essere opportunamente regolati senza che si renda neces- saria l’installazione di alcun encoder, consentendo alla macchina di essere avviata molto velocemente. Più affidabilità, meno costi I VLT Automation Drive di Danfoss con funzione Integrated Motion Controller (IMC), offrono una serie di vantaggi. Il sistema è molto semplice da utilizzare, in quanto le funzioni sono facilmente parametrizzabili. Oltre al fatto di garantire pre- stazioni ottimizzate grazie alla perfetta inte- grazione, per OEM ed end-user i risparmi sono evidenti in termini di tempi di sviluppo, installa- zione ed eventuale ricerca guasti. Ciò anche gra- zie alla possibilità di fare a meno di componen- tistica ausiliaria, come gli encoder, e di disporre di un’architettura di automazione che, oltre ad essere più semplice, è anche più pulita in termini di cablaggi. La semplicità di utilizzo fa sì che la messa in servizio del sistema possa essere ese- guita da operatori di produzione che non necessi- tano di particolare addestramento. n La macchina realizzata da Bühler Il sistema di azionamento Danfoss VLT Automation Drive FC 302

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