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Automazione e Strumentazione n Marzo 2024 Applicazioni 57 LOGISTICA • la prima zona, la più interna dell’impianto, in cui si trova il robot di movimentazione dei pannelli in uscita dalla sezionatrice; • la seconda zona, a ridosso del perimetro esterno della linea, che funge da polmone di accumulo dei pannelli che il robot impila su una serie di carrelli. La gestione delle sicurezze viene effettuata con l’au- silio di due coppie di barriere ottiche Schmersal SLC440 che, su un fronte di circa 20 metri, perime- trano le due aree sopra elencate con due logiche diffe- renti. Mentre la barriera interna, quella che sorveglia l’accesso alla zona a maggiore pericolosità (il robot di scarico), è configurata in autoreset, la seconda barriera, che delimita il perimetro esterno della zona di scarico dove l’operatore accede per movimentare i carrelli, è associata a un pulsante di reset. All’in- gresso di un operatore in quest’area, caratterizzata da un livello di rischio minore, l’entrata in funzione della barriera causa il fermo degli organi mobili, in particolare di una navetta di traslazione, e attiva la barriera ottica della seconda area, quella a maggior rischio, dove opera il robot. Ciò fa sì che un ingresso dell’operatore nella zona più interna dell’impianto, dove per l’appunto opera il robot di scarico, causi l’arresto delle operazioni. Questa soluzione consente all’operatore di entrare nell’area polmone e movi- mentare i carrelli mentre il robot di scarico continua ad operare. Di contro, quando l’operatore termina le sue operazioni e riarma le fotocellule di sicurezza, la barriera interna si autoresetta, non essendo più necessario gestire la protezione dell’area di scarico in quanto la prima barriera è rientrata in funzione. Non prodotti, ma soluzioni Per gestire le logiche di funzionamento delle bar- riere, la prima e naturale idea è stata quella di ricorrere a un PLC di sicurezza. Tuttavia, come precedentemente accennato, il 2022 è stato un anno particolare, dove gli shortage di componenti- stica hanno causato non pochi problemi. È in que- sto frangente che è entrata in gioco la competenza tecnica e normativa di Schmersal, che ha saputo indirizzare Robota verso una soluzione efficace e, se così vogliamo dire, pronta all’uso. “Schmer- sal per noi è stato il partner ideale, che ha saputo consigliarci e assisterci, offrendoci la soluzione che cercavamo in alternativa al PLC di sicurezza”, sot- tolinea Sgreccia. Per la gestione della sicurezza, Schmersal ha con- sigliato l’impiego di tre moduli SRB301MC che, opportunamente configurati in logica OR, hanno permesso di implementare il corretto controllo delle barriere. “Il tecnico di Schmersal che ci segue, dopo aver identificato questa possibilità, ci ha fornito, già pronto all’uso, lo schema elettrico per il cablaggio dei moduli, permettendoci di accorciare i tempi di implementazione”, continua Sgreccia. L’analisi e la validazione finale di questa soluzione è stata quindi effettuata dai consulenti di tec.nicum, la divisione di Schmersal che eroga servizi di analisi, consulenza e formazione in ambito di sicurezza delle macchine e degli impianti. I consulenti Schmersal di tec.nicum hanno fornito a Robota ulteriori dettagli tecnici e prescrizioni progettuali, permettendo di implemen- tare una soluzione che è stata pienamente accettata dai certificatori che hanno validato il sistema di sicurezza. Oggi Robota sta collaborando fruttuo- samente con Schmersal e i consulenti della sua divisione tec.nicum anche per altri progetti in corso d’esecuzione, all’insegna di una partnership che va ben oltre la semplice fornitura dei prodotti e che abbraccia a 360 gradi quelle che sono le classiche esigenze di analisi che in un progetto riguardano gli aspetti sia tecnici che normativi. n Impianto produttivo dell’azienda Mobilpref

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