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Automazione e Strumentazione n Marzo 2024 Primo piano 19 SCENARI ha mantenuto tale posizione. Nel 2022 sono stati installati 156.936 robot nella produzione di elettrodomestici, macchinari elettrici, semicon- duttori, pannelli solari, computer, dispositivi di telecomunicazioni, prodotti di intrattenimento elettronico e video. Questa cifra costituisce un incremento del 10% rispetto all’anno precedente, ed è il più elevato livello mai registrato. Dal 2017, la domanda di robot proveniente da que- sto settore è cresciuta in media del 5% all’anno, nonostante il sostanziale decremento, nel 2018 e 2019, della richiesta globale di dispositivi e com- ponenti elettronici, causato essenzialmente dal conflitto commerciale Cina-Usa, per un mercato in cui i paesi asiatici giocano un ruolo di primo piano nella produzione di prodotti e componenti elettronici. La domanda di prodotti di elettronica di consumo è tuttavia salita alle stelle durante la pandemia da Covid-19, in quanto i componenti elettronici ricoprono un ruolo cruciale in tutti i tipi di ingegneria, inclusi i macchinari e attrezza- ture per il settore automotive e industriale. Il comparto auto perde il primato Per quanto riguarda l’industria automobilistica, specifica lo studio, questo ambito produttivo ha perso la propria posizione di più grande utilizza- tore di robot industriali nel 2020. Infatti, nono- stante un forte tasso di crescita del 16% fino a un nuovo livello massimo di 136.130 unità nel 2022, tale industria è rimasta al secondo posto. Inol- tre, sebbene l’industria automobilistica debba investire nella transizione dai motori a combu- stione verso propulsori alternativi, la diminu- zione della domanda limita di fatto la necessità di espansione della capacità. In ogni caso, dal 2017 al 2022, le installazioni annuali di robot nell’industria automotive sono cresciute del 2% in media ogni anno (CAGR - tasso di crescita annuale composto). Nel 2022, la densità media di robot nel settore manifatturiero era di 151 robot per 10 mila dipendenti. Sem- pre nel 2022, la densità media di robot in Asia, per effetto dell’elevato volume di installazioni negli ultimi anni, ha registrato un CAGR pari al 15% dal 2017, con 168 unità per 10 mila dipen- denti. Nello stesso periodo, la densità di robot in Europa è cresciuta, con un CAGR dell’8%, a 136 unità per 10 mila dipendenti. Nelle Americhe, invece, il numero di robot è arrivato a 120 unità per 10 mila dipendenti, segnando un CAGR del 7% a partire dal 2017. Molti governi, concependo la crisi del settore automobilistico come un’opportunità di moder- nizzazione, hanno accordato, o stanzieranno, sussidi, sovvenzioni dirette e indirette per la digitalizzazione della produzione nazionale in molto paesi. Ma tali programmi, specifica il report, indirizzano soltanto quelle organizza- zioni già consapevoli dell’automazione robotica come soluzione ai propri problemi, e la quota delle aziende che usano robot è ancora piutto- sto ridotta, specialmente tra le piccole e medie imprese (SME). Sono dunque richiesti ulteriori sforzi per diffondere la conoscenza, soprattutto tra le Pmi, ed evitare l’uso di tecnologia inef- ficiente in gran parte di tale industria. Senza sufficienti conoscenze, competenze e risorse è infatti difficile cogliere appieno i vantaggi dell’automazione robotica. L’ampia varietà di competenze ingegneristiche richieste in aree disciplinari, come la visione o la progettazione di applicazioni meccatroniche real-time, spesso possono rendere più problema- tica l’adozione di robot, soprattutto nelle piccole e medie imprese. Qui, il fattore chiave, e spesso anche il collo di bottiglia, aggiunge lo studio, è costituito dalla capacità di sviluppare un ecosi- stema di system integrator in grado di fornire tali competenze, e i programmi dei governi dovrebbero concentrarsi sul supporto di tali infrastrutture di robotica. n L’industria elettrica ed elettronica, nel 2020, è diventata il principale utente di robot industriali

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