AS_02_2021
Marzo 2021 Automazione e Strumentazione GESTIONE ACQUE approfondimenti 44 Sul tavolo dei manager degli acquedotti non solo italiani ed europei, ma anche a livello globale, ci sono due temi di grande rilievo: il Water Safety Plan e il Water Leakage Ma- nagement . Entrambi riguardano la conformità a regolamentazioni che mirano ad un miglio- ramento del ‘prodotto/servizio’ da loro offerto e hanno impatti diretti su alcuni aspetti che sono vitali per chi conduce un acquedotto: la qualità dell’acqua, l’efficienza degli impianti per garan- tire continuità di servizio, la riduzione delle per- dite e l’ottimizzazione dei costi di erogazione. Le azioni dell’OMS e della Commissione Europea Da una parte l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o WHO in inglese) ha introdotto nel 2004 il modello dei Water Safety Plan (Piani di Sicurezza dell’Acqua, PSA) come il mezzo più efficace per garantire sistematicamente la sicurezza di un sistema idropotabile, la qualità delle acque fornite e la protezione della salute di consumatori/utenti/cittadini. Il Water Safety Plan è divenuto parte integrante della legislazione europea con la direttiva 2015/1787 che modificava gli allegati II e III della direttiva 98/83/CE del Consiglio concer- nente la qualità delle acque destinate al consumo umano, e concedeva due anni di tempo ai singoli Stati per adeguarsi alla nuova normativa . L’applicazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA), recentemente entrati a far parte della legi- slazione italiana in materia di qualità delle acque potabili, sono in fase di adozione da parte degli acquedotti italiani e nella non auspicabile gestione di emergenze idropotabili rappresenta un esem- pio della versatilità dello strumento nel panorama dell’analisi di rischio applicata alle acque potabili. Da un altro lato, la Direzione Ambiente della Commissione Europea ha pubblicato nel 2015 il documento “Buone pratiche per la gestione delle perdite idriche”: un riferimento tecnico e normativo aggiornato per la gestione delle per- dite per tutti i gestori ed i regolatori europei. Un unico punto di aggregazione È quindi evidente che in un acquedotto diven- tano molti i parametri da monitorare e control- lare , sia qualitativi sia quantitativi, provenienti da sistemi diversi. Ecco allora la necessità di concentrarne la visione in un unico punto di aggregazione e visualizzazione di fatti e infor- mazioni provenienti dagli impianti e dai labo- ratori di analisi, ove sia possibile anche estrarre Analytics e KPI : Proficy Operations Hub. Proficy Operations Hub è una soluzione tar- gata GE Digital , distribuita e supportata in Italia da ServiTecno , pensata per migliorare l’accesso ai dati di produzione fornendo agli operatori, UNA SOLUZIONE GE DIGITAL DISTRIBUITA E SUPPORTATA DA SERVITECNO Un unico punto di aggregazione per tenere gli impianti sotto controllo La fornitura di acque potabili sicure costituisce uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile del millennio, promulgati dalle Nazioni Unite nel 2015. Proficy Operations Hub aiuta le aziende a semplificare la conformità al Piano Sicurezza delle Acque e per la Gestione del Ciclo Idrico Integrato. Francesco Tieghi A FIL DI RETE www.servitecno.it L’AUTORE F. Tieghi, ServiTecno Srl La gestione di acquedotti e impianti di pubblica utilità può diventare più efficiente e sicura, con una piattaforma che utilizzi tecnologie web e OPC UA per monitorare i numerosi parametri provenienti da sistemi diversi
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