AS_02_2020

Marzo 2020 Automazione e Strumentazione SCENARI primo piano 32 “Abbiamo cercato di ampliare l’ambito appli- cativo della normativa soprattutto per gli inve- stimenti in innovazione e slegato gli investimenti in software da quelli in hardware (macchinari, ndr). Abbiamo cercato di compensare l’incre- mento e l’aliquota del credito di imposta con la durata dell’ammortamento dei software”. Infatti questa agevolazione è fruibile in tre anni anche per quelle aziende che hanno acquistato i beni nella versione as a service (pago per quanto utilizzo) o in cloud computing , sostanzialmente acquistando uno spazio presso un data center non di proprietà dell’azienda. “Se vogliamo accom- pagnare le imprese verso la digitalizzazione dob- biamo permettere alle stesse di investire in beni immateriali” afferma Calabrò. Il credito d’imposta, rispetto al super e all’iper ammortamento, di fatto, non modifica di molto le percentuali agevolative per le imprese ma, quello che cambia, sono i tempi di recupero del beneficio che, nel caso del credito di imposta è ridotto quindi permette alle imprese di ottenere risparmi più velocemente. Infine nuovo credito d’imposta sulle spese in Ricerca e Sviluppo innovazione e design con l’estensione dell’incentivo agli investimenti in innovazione design. È prevista la sostituzione del metodo di calcolo incrementale con metodo volu- metrico attraverso le seguenti intensità: 12% per Ricerca e Sviluppo fino a 3 milioni di euro; 10% per progetti Green e trasformazione digitale 4.0 fino a un milione e mezzo di euro; 6% per inno- vazione fino a un milione e mezzo di euro; 6% per design fino a un milione e mezzo di euro. Il periodo di compensazione è di tre anni. Incrementare la platea dei beneficiari Inoltre copertura più ampia e lineare degli inve- stimenti in ricerca e sviluppo. Calabrò ribadisce e promette di lavorare a che ci sia una visione integrata di medio lungo termine, una visione che svincoli l’approvazione di queste misure agevola- tive dalla legge di bilancio. Gian PaoloManzella , Sottosegretario di Stato al Ministero dello svi- luppo economico , intervenuto telefonicamente, ha ribadito il punto sottolineato da Calabrò e in un certo senso ha risposto agli industriali. “La que- stione del piano triennale di Industria 4.0 è stata da Il nuovo piano Transizione 4.0, che ha validità annuale, rischia di essere poco influente sulle scelte d’investimento delle aziende che richiedono tempistiche più lunghe I costruttori di macchine italiani continuano a rappresentare una voce importante del Pil delle esportazioni del Paese, ma necessitano di una Politica Industriale chiara e di lungo respiro

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