AS_02_2020
Marzo 2020 Automazione e Strumentazione RETI INDUSTRIALI primo piano 26 aperto gestito da Ethernet Powerlink Standardi- zation Group (EPSG), ci si è arrivati già nel 2001 quando questo bus è stato ideato dalla società di automazione austriaca B&R . Ottimizzazione dei processi industriali Tornando al settore aerospaziale, in realtà, in ter- mini di soli materiali e lavorazioni industriali, un vettore spaziale costerebbe approssimativamente l’1,5% del valore complessivo di un lancio spa- ziale. Una delle cose che ha fatto SpaceX è stata di prendere il rimanente 98,5% delle sue attività di produzione e ottimizzarle con vari metodi. Ancora una volta, Elon Musk è ricorso alle compe- tenze del mondo dell’industria, in primo luogo coin- volgendo direttamente degli specialisti nella pro- duzione di grande serie , in particolare del settore automotive, per progettare la catena di montaggio. Una scelta condivisibile visto che è davvero diffi- cile trovare qualcuno che sappia produrre in modo affidabile grandi volumi di manufatti complessi come gli specialisti dell’industria automobilistica. Lavorare con la complessità porta ad apprezzare le cose semplici e i progettisti automotive hanno confermato la strategia di SpaceX di puntare al design più semplice ed efficace possibile. Il fatto di utilizzare una dorsale di comunica- zione Ethernet lungo tutto il veicolo spaziale, invece di enormi fasci di cavi seriali, è stata solo una delle implicazioni direttamente derivate da questo approccio. La scelta di non utilizzare della costosa avionica realizzata ad hoc per resistere alle radiazioni è stato compensato dal fatto di impiegare dei sistemi a ridondanza tripla , ispirandosi ancora una volta al mondo industriale e, in particolare, a quello delle applicazioni critiche. Semplificazione e standardizzazione Un’altra scelta strategica è stata quella di muo- versi in direzione totalmente contraria alla filo- sofia dell’outsourcing, producendo all’interno dell’azienda tutti i componenti più critici e costosi, invece di utilizzare fornitori esterni, man- tenendo così le competenze (soprattutto per com- ponenti strategici come i motori), controllando meglio i costi e perseguendo in modo più deciso la filosofia della semplicità. Una filosofia che può avere un impiego ancora più esteso. Infatti, la maggior parte dei produttori di vettori spaziali fa uso di motori completa- mente diversi per ogni stadio del razzo, spesso prodotti da fornitori differenti e magari utiliz- zando un carburante diverso per ogni stadio. Anche per i motori destinati a correggere l’as- setto, detti propulsori RCS, molti produttori di veicoli spaziali ricorrono a soluzioni ancora una volta differenti e con altri tipi di carburanti. Al contrario, SpaceX utilizza lo stesso motore per il primo e il secondo stadio ed entrambi sono ali- mentati con lo stesso carburante. Semplicemente, SpaceX utilizza per il secondo stadio un motore dotato di un ugello di diversa geometria, con un’a- pertura più ampia in modo da ridurre e adeguare la pressione dei gas in uscita all’ambiente spaziale. La semplificazione e la comunanza di parti per- mettono di ridurre di molto le spese generali legate allo sviluppo, alla progettazione, alla produzione e alla gestione delle parti di ricambio. Un moderno sistema di controllo prodotto da B&R, l’azienda che ha ideato Powerlink, è utilizzabile a bordo di veicoli e dotato di connettività Ethernet evoluta (fonte: B&R) Atterraggio automatico di due booster del sistema Falcon Heavy (fonte: SpaceX)
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