AS_02_2020

Automazione e Strumentazione Marzo 2020 ADDITIVE MANUFACTURING primo piano 17 Un mondo da esplorare Certo, al momento anche grandi aziende guardano all’Additive Manufacturing come tecnologia per migliorare il modo di produrre, “più per i processi che per i prodotti”. Aziende come HP, Prima, Kuka, Leonardo segnalano le numerose appli- cazioni per prototipazione, piccoli componenti, pezzi di ricambio dei macchinari, pezzi speciali. Mentre altre come Sharebot e Straparava evi- denziano i vantaggi nella realizzazione di compo- nenti particolarmente delicati e di sicurezza e nel favorire il trend che porta a produrre componenti più leggeri e a utilizzare meno materiali, produ- cendo “solo ciò che serve”; insomma è il risvolto green dell’Industria 4.0, che trova nell’Additive un alleato tecnologico ideale. Grande attesa c’è anche per le stampanti che uti- lizzano metalli, che presenterebbero alcuni van- taggi in termini di velocità e costi ma svantaggi legati alla porosità, alle rifiniture e in genere alla post produzione: ci sono ancora da risolvere alcuni problemi, anche se grandi produttori, come HP, fanno intravvedere la possibilità di qualcosa di nuovo forse già dal prossimo anno. Rinnovare lo sviluppo del prodotto Tutti comunque concordano sul punto principale e cioè sulla opportunità indotta dall’introdu- zione delle tecnologie additive di rivisitare l’in- tero sviluppo prodotto, dalla progettazione alla produzione: c’è la possibilità di realizzare molte attrezzature, con meno costi e più tool; di ripro- gettare componenti, di produrre velocemente pezzi di ricambio il che può risultare cruciale in alcuni settori (si pensi all’Oil&Gas); di pensare a componenti singoli anche di forme complesse; di fare qualcosa di totalmente diverso. Aziende coinvolte a vario titolo nel campo del packaging, come Stratasys, Sisma, Sap hanno fatto notare il contributo di queste tecnologie nel favorire lo snellimento di tutto il processo pro- duttivo e quindi nel fare un ulteriore passo avanti nell’affermare i modelli di produzione snella di cui si parla da tempo. La grande mole di dati ormai disponibili nelle aziende e che fluiscono continuamente lungo tutta la catena produttiva apre la strada anche a modelli di business alternativi, come quello indicato da Riccardo della Martera Sales Engineer Mana- ger Emea di Relayr e reso possibile dal cosid- detto Equipment as a Service (EaaS), dove mac- chinari e sistemi di produzione non vengano più acquistati ma forniti da un’impresa specializzata contro il pagamento di un canone. Sempre per quanto riguarda il packaging, inte- ressante quanto raccontato da Filippo Rosa , Research & Innovation Engineer di IMA , circa il progetto IMA Digital e la partnership con Inkbit , spin-off del MIT di Boston. IMA ha contribu- ito nel 2017 alla nascita di Inkbit che è stata la prima a realizzare una stampante 3D ricorrendo a visione e intelligenza artificiale, dando vita a sistemi di produzione additiva e risolvendo vari problemi del mondo manufacturing. Spesso è il software ad avere un ruolo fondamentale anche nella fase produttiva della manifattura additiva

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