AS_02_2020

Marzo 2020 Automazione e Strumentazione ADDITIVE MANUFACTURING primo piano 16 Manufacturing a SPS Italia sarà occasione per ampliare lo sguardo su tutto questo comparto, come ha confermato Donald Wich , Ammi- nistratore Delegato Messe Frankfut Italia: “Quello dell’additive manufacturing all’interno di SPS Italia è come da nostra abitudine un progetto a 360 gradi. Oltre all’ideazione di una nuova area per le tecnologie additive all’interno di District 4.0, abbiamo infatti creato un comi- tato tecnico composto dai principali player del settore, dai fruitori della produzione additiva e da rappresentanti del mondo accademico, per far emergere in fiera le tematiche di maggiore interesse in questo ambito. In autunno il pro- getto proseguirà con la pubblicazione dell’ Os- servatorio dedicato ”. Una tecnologia per tante applicazioni L’Additive Manufacturing rappresenta una tec- nologia estremamente flessibile e quindi applica- bile ai più svariati settori; lo si è potuto toccare con mano nel corso degli interventi rappresenta- tivi, in particolare, dei settori Automotive, Are- ospace e Packaging . È stato un confronto ampio e articolato tra gli attori principali in questo ambito: dai produttori di macchine, ai fornitori di post-processing fino agli End User; e sono state discusse le tante sfide future per rendere questa tecnologia sempre più diffusa ed efficace, con- siderando gli attuali punti di forza dell’Additive Manufacturing ma anche i limiti che ne impedi- scono una maggior diffusione. Secondo Camillo Mekacher Vogel , manager di Porsche Consulting , sono in molti ad utilizzare stampanti 3D e tecnologie additive ma non tanti ne colgono a pieno le potenzialità: “Servirebbe un cambiamento organizzativo, l’apertura alla possibilità di reinventare i pezzi con un processo bottom up. Per questo è necessario valutare bene le esigenze specifiche del proprio ambito appli- cativo. Il trend di mercato indica una crescita ma bisogna fare attenzione a non sopravvalutare le aspettative che, se disattese, possono indurre ad abbandonare progetti anche ambiziosi”. Le aspettative sono elevate, soprattutto nel settore automotive, anche per gli alti volumi immaginabili. Qui l’opinione di una realtà come Brembo può avere il suo peso. Claudio Loca- telli , System Division –Automation and Special Projects Manager di Brembo, racconta di come le tecnologie additive sono impiegate per “costruire in casa pezzi di ricambio di impianti produttivi (non ancora direttamente sui prodotti), riducendo tempi e facendo piccole innovazioni real time. D’altra parte, per chi come noi pone la qualità in primo piano tutte le nuove tecnologie diven- tano interessanti, specie quelle che possono implementare la mass customisation”. Anche per Locatelli, prioritaria è l’esigenza di formazione per cogliere tutte le potenzialità di sistemi che sono molto di più di “semplici nuovi utensili”. “Quella Additive è una tecno- logia democratica”, osserva Giancarlo Scianatico , Re- gional Manager Italy di EOS , prestandosi per applicazioni in grandi aziende così come nelle Pmi. La EOS sta sperimentan- do la tecnologia a letto polvere, con polimeri speciali particolar- mente adatti per il settore aero- space. Sempre in questo settore, Andrea Scanavini , President e Ceo di PresX , evidenzia i note- voli vantaggi, specie in termini di resistenza e flessibilità ma indica anche alcuni punti critici sul versante della affidabilità, ripetibilità, velocità produzione, materiali e costi. La produzione additiva ha uno dei suoi punti di forza nella possibilità di ottenere facilmente un’elevata personalizzazione, ma ha anche delle criticità in termini di affidabilità, ripetibilità, velocità produzione, varietà dei materiali e costi

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