AS_02_2020

Automazione e Strumentazione Marzo 2020 ADDITIVE MANUFACTURING primo piano 15 tratta di un progetto supportato da Formnext , la fiera europea di riferimento per le nuove tecno- logie al servizio della produzione industriale che Messe Frankfurt organizza ogni anno a novem- bre a Francoforte in Germania. E prima ancora di presentare in Fiera le novità e l’evoluzione di questo settore e come tappa di avvicinamento all’evento di maggio, SPS Italia ha promosso una tavola rotonda che si è svolta a Milano, presso la sede della Bovisa del Politecnico di Milano, proprio là dove stanno sorgendo le strutture del Competence Center milanese MADE. Collettori di competenze Dai Competence Center si può partire per cogliere il vasto orizzonte aperto dalla prospet- tiva dell’Additive Manufacturing. La professo- ressa del Politecnico di Milano Bianca Maria Colosimo , così ha sintetizzato l’approccio del MADE: “Al Politecnico di Milano abbiamo un approccio completo all’additive, facciamo ricerca nei nostri laboratori ma facciamo anche rete con i più grandi laboratori in Europa e negli Stati Uniti. Il passo verso le aziende si fa proprio attraverso i Competence Center, in questo senso MADE vuole portare la ricerca dalle università alle aziende e lo farà attraverso i suoi partner, creando maggiore consapevolezza sulle potenzialità di queste tecnologie in Italia. La tecnologia dell’Ad- ditive Manufacturing è estremamente interes- sante per diverse ragioni: è sostenibile, diventa digitale, è customizzabile ed è flessibile. In MADE si troverà la progettazione, si troveranno i processi fino al post processing. Non escludiamo di aprire prima dell’estate. Abbiamo già fatto molto con il primo bando (71 proposte per un finanziamento richie- sto di 18 milioni) ed è previ- sta una seconda tranche, con la speranza che questo possa educare le aziende a investire direttamente”. Sul fatto che si tratti di una tecnologia matura si è sof- fermato anche il professor Ferdinando Auricchio , dell’Università di Pavia, che ha ribadito l’importanza dei centri di competenza e il ruolo delle università nel mettere in campo e far interagire una plu- ralità di soggetti. La stampa 3D e le tecnologie additive in generale coinvolgono infatti in modo nuovo e forte mondi finora contigui ma distinti, come quello dei materiali, della progettazione e ottimizzazione strutturale della manifattura stessa. Con la stampa 3D è naturale avviare un dialogo e un percorso di sviluppo in questi ambiti: un’opportunità per chi vuole inno- vare. Cruciale poi è il ruolo della formazione, un fattore che può fare la differenza, come ha ribadito Auricchio descrivendo il nuovo progetto da lui stesso curato all’Università di Pavia: “Si è partiti dalla considerazione che ancora oggi i costi, unitamente alle incertezze dovute alla mancanza di opportunità di sperimentare e fare esperienza, sono uno dei fattori che più ostaco- lano gli investimenti verso la stampa 3D metal- lica. 3DMetal@UniPV è un progetto di colla- borazione tra due aziende del manifatturiero e l’Università di Pavia, nel quale abbiamo attivato presso l’Università una linea completa basata su tecnologia Selective Laser Melting (SLM), quindi stam- pante metallica, sabbiatura, trattamento termico, centro di lavoro. Tramite tale linea si vogliono sviluppare oppor- tune competenze sulla pro- gettazione e la produzione, con la tecnologia additiva, di componenti di interesse per le imprese stesse”. L’area dedicata all’Additive La locandina dell’evento organizzato dal Politecnico di Milano e dedicato alle tecnologie della manifattura additiva In ambito medicale, la manifattura additiva è utilizzata per ottenere un elevato grado di personalizzazione, per esempio nella realizzazione di protesi

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