AS_02_2019

Automazione e Strumentazione Marzo 2019 EDITORIALE primo piano 9 sono tutti concordi nel ritenere il ruolo della blockchain centrale nell’ambito della ‘quarta rivoluzione industriale’ - è il vero elemento dirompente, che può rimescolare le carte e portare profondi cambiamenti nel modo di disegnare ruoli e processi, dentro e fuori le aziende. Per capire la portata di questa affermazione dobbiamo considerare due fattori. In primo luogo, oggi sta avvenendo una ridefinizione dei modelli di supply chain che passano da una struttura lineare a una struttura reticolare, in cui l’utilizzatore assume una posizione centrale e si creano un numero crescente di interconnessioni tra i vari attori in gioco. In secondo luogo, va ricordato che nell’era digitale la vera moneta di scambio è rappresentata dall’informazione. Guardando a questi due fenomeni, risulta subito chiaro come diventi impellente disporre di un modello che consenta di conferire trasparenza ai nuovi processi che si generano. La blockchain si basa sui principi di validazione distribuita e conservazione in forma sicura dell’informazione. Per realizzare questo paradigma, da un punto di vista strutturale, è necessario creare un elevato numero di nodi nella rete capaci di registrare ogni aggiornamento e tenere di fatto traccia di ogni transazione tra le parti. Proprio questa modalità di gestione delle informazioni e di tutti i cambiamenti di stato rappresenta il punto di forza della blockchain. Un approccio di questo tipo consente di rivoluzionare molti processi oggi alla base della nostra economia, in tutti i casi in cui ci sia una numerosità di soggetti che concorrono ad un obiettivo comune. Che si tratti di progettazione, di produzione, di logistica, la blockchain consente di aumentare il potenziale di qualsiasi applicazione ne faccia uso. Per dare significato a questa affermazione, è utile analizzare alcune situazioni tipiche nella relazione di un’impresa con la sua rete di fornitura e rileggerle in chiave blockchain. In un primo caso, analizzando cosa accade generalmente in un ufficio acquisti, uno studio di Ardent Partners (CPO Rising 2016/17) rivela che la gestione della spesa costituisce una vera e propria sfida nell’operatività di un’azienda: il 45% della spesa è legata a contratti, ma ben il 65% (ci sono sovrapposizioni) della spesa è collegata a un ordine di acquisto. Spostare l’esecuzione di tutte le transazioni relative a ordini, spedizioni, ricezioni, fatturazione e pagamenti su una struttura blockchain consentirebbe di ridurre considerevolmente i costi di gestione correlati, garantendo al tempo stesso trasparenza e affidabilità su tutta la catena del valore. Il secondo caso è in ambito PPLM (Process and Product Lifecycle Management) e BIM (Building Information Modeling). In questo caso la blockchain permette di costruire modelli altamente collaborativi, assicurando affidabilità e coerenza delle informazioni nelle diverse fasi della progettazione e della successiva implementazione. Il fatto che i due casi d’uso sopra citati siano molto diversi è un’ulteriore indicazione delle potenzialità della blockchain, non solo nei processi di business che prevedono transazioni (contratti) a cui queste tecnologie sono state inizialmente associate, ma in tutti i casi in cui è necessario od opportuno condividere e tenere traccia di informazioni critiche, a qualunque livello di complessità. Gli analisti del mercato ICT Il ruolo della blockchain nella quarta rivoluzione industriale Oracle - Digital Supply Chain Sales Development Manager Simone Marchetti

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