AS_02_2019
Marzo 2019 Automazione e Strumentazione ENERGIA approfondimenti 68 novabile o garanzie di origine - per controbilanciare le emissioni derivate dall’elettricità che comprano e consumano (emissioni di scopo 2). Per le aziende che progettano di compiere que- ste e altre scelte, trovare i fondi è sempre stato un ostacolo. Ciò nonostante, la mancanza di capitale può non essere un ostacolo così significativo, a differenza della percezione che ne hanno molti. Tra i professionisti che hanno risposto alle domande dello studio, quelli che hanno dichiarato di essere in disaccordo sul fatto che “il loro dipar- timento ha avuto successo nell’assicurarsi il bud- get necessario per le iniziative legate a energia e sostenibilità”, hanno addotto come ragione, nel 57% dei casi, la disponibilità limitata di capitale. Detto questo, i professionisti coinvolti nello stu- dio che invece hanno dichiarato che il loro dipar- timento ha avuto successo, hanno detto che la capacità di dimostrare ritorno sull’investimento e il coinvolgimento diretto della leadership sono i due fattori che hanno contribuito di più ad ottenere il risultato. Solo il 10% ha identificato nella disponibilità di capitale la motivazione primaria per cui i pro- grammi sono approvati e finanziati. I dati sono disponibili, ma vanno utilizzati e condivisi La mancanza di dati non è più considerata un problema. Nonostante ciò, dati poco affidabili e incompleti e una condivisione poco efficace degli stessi sono i fattori che limitano il ritorno sull’investimento. La ricerca evidenzia vari ele- menti al riguardo: - in media, le aziende raccolgono dati da almeno tre fonti diverse; - le ‘bollette’ energetiche sono la fonte più comune, seguita dai sistemi di gestione dell’e- nergia; però il 52% delle organizzazioni usa ancora dei fogli di calcolo e solo il 18% racco- glie dati da device IoT; - i più comuni ostacoli nell’utilizzo efficace dei dati sono nel 48% dei casi l’inaffidabilità e l’incompletezza degli stessi, strumenti non suf- ficienti nel 41% dei casi, mancanza di compe- tenze interne nel 40%; - solo il 22% delle aziende condivide tutti i dati relativi a energia e sostenibilità nei vari diparti- menti - il 58% ne condivide alcuni e il 21% non ne condivide affatto; - il 90% delle aziende che condividono dati fra tutti i dipartimenti concorda sul fatto che si rie- scono ad ottenere fondi e queste aziende hanno una maggiore possibilità di usare un insieme diversificato di tecnologie. “ Condividere informazioni e collaborare è essenziale per il successo delle nostre inizia- tive di sostenibilità e gestione dell’energia” ha dichiarato Bill Hoenigmann, Global Category Manager per il leader nelle tecnologie medicali BD, che ha partecipato alla ricerca. “Abbiamo un team cross-funzionale composto da professionisti delle operation, degli acquisti e della sostenibilità e abbiamo obiettivi e responsabilità condivise rispetto al generare risparmi energetici e tracciare i nostri miglioramenti nella riduzione di emis- sioni di anidride carbonica”. Conclusioni Anche se i team responsabili di questi progetti hanno ancora difficoltà a reperire fondi e a sfrut- tare i dati, lo studio rileva come la maggioranza delle grandi aziende abbia stabilito pubblica- mente obiettivi di sostenibilità: lo sforzo per rag- giungerli sta stimolando l’adozione di strategie e tecnologie innovative e sta aumentando la perce- zione del valore della conservazione ambientale e della lotta al cambiamento climatico. La mancanza di capitali è ancora percepita come il principale ostacolo al progresso ma, per garantire il finanziamento del progetto, i team dovrebbero impegnarsi per conseguire un miglior ritorno sull’investimento(ROI) e un maggiore coinvolgimento delle figure con ruoli direttivi
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