AS_02_2019
EVENTI primo piano 29 Automazione e Strumentazione Marzo 2019 e congiunti ad attività di sviluppo in diverse aree geografiche, tra cui Cina, Svezia e Italia. Partire dai sensori per creare intelligence Nello scenario della trasformazione digitale, la visione della società si snoda seguendo pochi ma chiari principi: Sick non intende solo con- servarsi indipendente a livello finanziario e strategico, ma, sottolinea Bauer, anche mante- nere i propri prodotti aperti a tutti sistemi , e anticipare gli sviluppi futuri, come dimo- stra il forte investimento nel futuro digitale dell’azienda, che nel 2017 ha speso in ricerca e sviluppo 169,4 milioni di euro , pari a circa l’11,2% del proprio fatturato (1.512 milioni di euro nel 2017), compiendo continui sforzi d’innovazione per accrescere l’efficienza delle infrastrutture esistenti, e fonderle nel modello Industria 4.0. “In particolare, intendiamo fornire reale valore aggiunto ai nostri clienti usando i sensori, e trasformando i dati che raccolgono in informazioni”, aggiunge Bauer. Una strategia in cui la ‘sensor intelligence’ si pone come la tecnologia chiave per costruire applicazioni molto personalizzate , adatte alle esigenze delle singole imprese; una sensoristica intelligente ideata per abilitare la realizzazione delle fabbriche digitali. “L’obiettivo è creare soluzioni su misura per i nostri clienti, sfruttando il concetto ‘data-driven’ di Industria 4.0, che attraverso i dati permette di organizzare fabbri- che migliori. Ogni tipo di dati viene generato dai sensori, e questi dati forniscono la possibilità di migliorare l’automazione di fabbrica”. Sick AppSpace fa evolvere i sensori Gli investimenti nello sviluppo di servizi data- driven, che sfruttano la combina- zione di diverse tipologie di sen- sori e fanno leva sulla ricchezza e varietà dei dati raccolti, si con- cretizzano anche attraverso la piattaforma software aperta Sick AppSpace , introdotta nel 2017 e indirizzata a permettere a inte- gratori di sistemi e OEM di svi- luppare e implementare soluzioni applicative ‘tailor-made’, basate sui dispositivi hardware program- mabili di Sick. In questi sensori, a seconda delle idee di progetto e delle specifi- che applicazioni, attraverso Sick AppSpace sono integrabili nuove funzioni, che estendono l’intelli- genza dei dispositivi. A livello pratico, usando il tool Sick AppStudio è possibile sviluppare applicazioni per i sensori programmabili e la famiglia di prodotti SIM (Sensor Integration Machine), mentre lo strumento Sick AppMa- nager permette d’implementare e gestire le applicazioni stesse sul campo. “I sensori col- legabili oggi comprendono telecamere, sensori RFID, sensori ad ultrasuoni, che, combinati assieme, e uniti alle tecnologie digitali, per- mettono di aggiungere ulteriore valore alle applicazioni”. Per estendere le proprie competenze nel mondo delle applicazioni digitali, l’azienda applica in prima persona al proprio interno il paradigma Industria 4.0, adottando la strate- gia di creazione di diverse startup interne . In ogni caso, precisa Bauer, quelli realizzati all’interno dell’organizzazione non sono pro- getti ‘greenfield’, creati da zero: “Le soluzioni sono direttamente integrate all’interno della nostra azienda, e implementate nell’infrastrut- tura esistente” conclude Bauer. Tutta questione di dati... e appredimento automatico Oggi la fusione, o meglio l’aggregazione intel- ligente dei dati rilevati da molti sensori diffe- renti, comunemente nota nel settore come ‘sen- sor fusion’, permette di ottenere una visibilità molto più completa sull’andamento dei processi industriali: e se il dato, nella visione di Sick, è il prerequisito per creare una fabbrica intelligente, in cui i processi possono essere ottimizzati in maniera automatica, il sensore è l’oggetto fisico che permette la raccolta del dato stesso, per la successiva elaborazione ed estrapolazione di Robert Bauer, Chairman of the Executive Board di Sick
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