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Automazione e Strumentazione n Gennaio - Febbraio 2024 Speciale 79 SICUREZZA Una differenza importante rispetto ai PLC standard è la gestione degli stati di ingresso e uscita. Un PLC di sicurezza monitora continuamente lo stato degli ingressi per rilevare eventuali avarie o malfunzio- namenti. Per quanto riguarda le uscite, di solito è presente un circuito di sicurezza aggiuntivo proget- tato per limitare i danni ai dispositivi connessi. Sicurezza e robotica collaborativa La crescente interazione tra uomini e isole robo- tizzate o robot per asservimento di macchine ha acceso i riflettori sui rischi di collisione e su ‘inedite’ condizioni di pericolo. Negli ultimi anni le parti 1 e 2 della norma ISO 10218 (Robot per ambienti industriali - Requisiti di sicurezza) sono state revisionate e riordinate. In particolare, c’è una sezione che tratta gli accorgimenti di sicurezza richiesti in ambito di operazioni collaborative. La limitazione dell’energia in robotica collabora- tiva assume la percezione del dolore/fastidio come criterio di gravità nella stima del rischio. In caso di pericolo di impatto, infatti, sarà cura dell’inte- gratore del sistema robotizzato rendere le parti potenzialmente contundenti o coperte o scarsa- mente accessibili al corpo. Le combinazioni di layout, movimenti e forme sono numerose al punto da richiedere una attenta analisi delle possibilità di impatto tra regioni diverse del corpo umano. I principi e le dinamiche esaminate in questa ana- lisi rappresentano le principali novità normative recentemente introdotte nella specifica tecnica ISO/TS 15066, documento che fornisce prescri- zioni essenziali in materia di modalità collabora- tive e biomeccanica degli impatti. DPI, biometria e tecnologie indossabili Nell’ambito della sicurezza industriale una dove- rosa menzione va attribuita ai DPI (Dispositivi di Protezione Individuali), ovvero attrezzature desti- nate ad essere indossate dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro i rischi suscettibili di minac- ciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, non- ché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo (art. 74, comma 1 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81). Tipici esempi sono occhiali, guanti, visiere, imbracature, stivali. In particolare, il Testo Unico in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro stabi- lisce che non è consentito rimuovere i dispositivi di sicurezza e pulire, manutenere o riparare mac- chinari in moto o in movimento. Con l’avvento dei progetti Industria 4.0, un’importanza crescente è assunta anche dalle tecnologie biometriche e indos- sabili, ormai ben presenti in ambito manufacturing. Queste rappresentano strumenti importanti per le funzioni di localizzazione e accesso alle macchine, per tenere sotto controllo coloro che operano in condizioni rischiose, per migliorare l’impiego della forza lavoro e della produttività. In termini di sicurezza le tecnologie indossabili rap- presentano un’eccellente fonte di dati da integrare con altri soggetti (magari in cloud) per ricavarne correlazioni statistiche a beneficio di un approc- cio proattivo alla soluzione di problemi, a ridurre i tempi di inattività e a prevenire gli incidenti. Sicurezza 4.0 L’evoluzione verso l’Industria 4.0 e le interconnes- sioni ha determinato nuovi approcci integrati per la sicurezza industriale, ponendo in primo piano la cybersecurity. Sensori avanzati e sistemi di moni- toraggio continuo possono identificare tempestiva- mente anomalie nelle prestazioni delle macchine o nei processi. Un altro aspetto critico della sicurezza industriale è il controllo degli accessi. L’implemen- tazione di sistemi di autenticazione multifattoriale assicura che solo il personale autorizzato possa accedere a determinate aree o comandi. Le tec- nologie biometriche, come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale, aggiungono un ulteriore livello di sicurezza. La protezione delle comunica- zioni è essenziale per prevenire attacchi informa- tici e il furto di dati sensibili. L’uso diffuso della crittografia end-to-end e di reti virtuali private (VPN) garantisce che le informazioni scambiate tra macchine e sistemi siano sicure e inaccessibili a terze parti non autorizzate. Integrare sistemi di manutenzione predittiva contribuisce notevolmente alla sicurezza delle macchine. Monitorando costan- temente lo stato delle attrezzature e delle macchine, è possibile prevenire guasti imminenti e rischi di incidenti, migliorando l’efficienza operativa. n La crescente interazione tra uomini emacchinari robotizzati ha anche evidenziato nuovi tipi di condizioni di rischio per gli operatori
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