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Gennaio - Febbraio 2024 n Automazione e Strumentazione Primo piano 26 DOSSIER mico sulle pareti del reattore può arrivare a 20 MW/m 2 , circa 40 volte quello sopportato dallo Shuttle al rientro sulla Terra. Per avere un prototipo di centrale elettrica a fusione dovremo aspettare una nuova genera- zione di reattori denominati Demo (Demon- stration Reactor). A differenza di Iter, per Demo non si tratterà più di un unico megareat- tore realizzato in collaborazione internazionale: ognuno dei singoli membri del Consorzio di Iter sta infatti prevedendo un suo specifico progetto Demo da realizzare comunque tra il 2030 e il 2050. Per quanto riguarda l’Italia, sono numerosi gli scienziati e i gruppi di ricerca di Università e Cnr che partecipano ai vari programmi euro- pei e internazionali; e ci sono programmi e realizzazioni presso alcuni qualificati centri di ricerca. Come il DTT, Divertor Tokamak Test faci- lity, un esperimento di fusione in costruzione presso il Centro Ricerche Enea di Frascati: è un tokamak compatto progettato per testare i sistemi di gas di scarico che saranno richiesti da Demo e per esplorare soluzioni alternative per l’estrazione del calore generato dal pro- cesso di fusione. Un altro impianto sperimentale attivo da molti anni è quello del consorzio RFX presente nei laboratori dell’Università di Padova e cofinan- ziato da Cnr, Enea, Infn e Acciaierie Venete : è un tokamak basato su una diversa configu- razione di campo magnetico e nel 2004 ha raggiunto un importante risultato quando la macchina RFX-mod ha dimostrato sperimen- talmente l’auto-organizzazione del plasma in configurazione RFP ( Reversed Field Pinch , strizione a campo rovesciato). C’è da aggiungere che l’ENEA sta sviluppando anche un esperimento di fusione inerziale, sempre nei laboratori di Frascati e in collabo- razione col Laboratorio di Laser Intensi del Cnr Sono sempre più numerose le start-up impegnate nello sviluppo della fusione nucleare e molte sono orientate verso configurazioni alternative al Tokamak, come lo Stellarator, il confinamento inerziale o le macchine z-pinch I magneti più potenti, come quelli dei superconduttori, sono una tecnologia essenziale per il contenimento dei plasmi in molte configurazioni di reattore a fusione

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