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Gennaio - Febbraio 2024 n Automazione e Strumentazione Primo piano 20 SCENARI produzione di massa alla produzione personaliz- zata, e dalla digital health, o sanità digitale”. Per far fronte a tali sfide, l’ATC di Johnson & Johnson ha trovato nell’ADI Catalyst un primario collabo- ratore tecnologico e alleato, nell’ideazione delle future piattaforme di produzione. Queste ultime dovranno necessariamente adottare un ‘approccio multimodale’, nei confronti di catene di fornitura sempre più ‘customer-centered’ e dominate da crescenti variazioni della domanda. “Il sistema sanitario richiede modalità di cura personaliz- zate, e, da parte nostra, per andare in questa direzione, è necessaria la capacità di passare in maniera flessibile, da un prodotto, a un altro tipo di prodotto. Ci stiamo quindi muovendo verso la realizzazione di soluzioni di produzione riconfi- gurabili, ossia fabbriche che possono essere reim- postate per produrre nuovi prodotti. Si va verso sistemi di produzione in cui le macchine sono intelligenti e indipendenti, e dove l’intelligent edge assume un ruolo fondamentale”. Le attività di ricerca e sviluppo dell’ATC puntano a fornire soluzioni architetturali e sistemi di controllo per tutte le fabbriche in Johnson & Johnson, e, per accelerare lo sviluppo e l’adozione della tecno- logia di automazione, il centro, oltre a cooperare con ADI nell’ADI Catalyst, si avvale di un ampio ecosistema d’innovazione, che include collabora- zioni con numerosi vendor, partner, e attività di ricerca con le università dell’Irlanda. Reti di accesso radio aperte Un altro esempio di partnership per accelerare lo sviluppo e l’adozione di tecnologie e soluzioni innovative nel mondo delle comunicazioni mobili è la collaborazione tra ADI, Vodafone e Intel. All’interno dell’ADI Catalyst, le tre società stanno operando e sperimentando congiuntamente le soluzioni su un comune testbed: il banco di prova, “Open RAN 5G network testbed”, ha l’obiettivo di accelerare lo sviluppo di reti 5G basate su Open RAN (Open Radio Access Network). Open RAN è, in sostanza, un’evoluzione della rete di accesso radio definita dalla O-RAN Alliance: adottando le specifiche O-RAN, diventa possibile implementare soluzioni RAN aperte, quindi non proprietarie, intelligenti, virtualizzate e comple- tamente interoperabili. Cooperando con ADI e Intel su questa tecnologia, lo scopo è “fornire più servizi, sia nell’ambiente generale, sia in quello industriale, e creare piattaforme aperte, portando più intelligenza e servizi a livello di infrastruttura edge”, precisa Andy Dunkin, OpenRAN RF and digital platform development manager di Voda- fone. Da parte sua, ADI, oltre ai test con molte- plici vendor e alla collaborazione su open refe- rence platfom per sviluppare una tecnologia il più possibile interoperabile, sta anche “riducendo i consumi delle reti RAN per renderle più sosteni- bili”, precisa Joe Barry, vice president communi- cations and cloud di ADI. L’attività di sviluppo, nelle base station 5G, si concentra anche sull’au- mento dell’efficienza e sulla riduzione della com- plessità delle radio unit (RU), in cui l’amplifica- tore di potenza è responsabile del consumo della maggior parte dell’energia. Sul versante har- dware, la strategia tecnologica punta all’utilizzo di SoC (system-on-chip) a basso consumo, e allo sviluppo di algoritmi di riduzione dei consumi a livello di rete. n Le tecnologie che riducono l’assorbimento di energia dei sistemi IT sono fondamentali; come i system-on-chip a basso consumo e nuovi algoritmi di riduzione dei consumi a livello di rete
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