AES_1 2022
Primo piano 19 SCENARI Automazione e Strumentazione n Gennaio - Febbraio 2022 di questo programma, assumerà una notevole rile- vanza il nuovo stabilimento avviato in Italia, a San Giovanni Valdarno (Arezzo), per la produzione di sistemi di ricarica per veicoli elettrici ma anche per le attività di test e di prototipazione e con una forte componenti di Ricerca & Sviluppo per implemen- tare soluzioni innovative come ad esempio gli stru- menti di gestione del ciclo di vita e nuovi software. Anche Schneider Electric è da tempo sintonizzata sulla tematica della mobilità elettrica e si è posta in ascolto delle esigenze degli utenti dei veicoli elettrici che cercano soluzioni di ricarica sicure e affidabili sia per la casa, sia per l’azienda, per le flotte, per la comunità o la città. Ne è scaturita una gamma di pro- poste: da soluzioni di ricarica domestica a soluzioni di ricarica comunali e Destination Charging , fino a solu- zioni di servizi, hardware e software di ricarica rapida. Le stazioni di ricarica, per come le sta sviluppando Schneider, sono degli ecosistemi integrati: sono cioè punti di connessione alla rete in grado di accedere al cloud e fornire energia elettrica quando necessario. All’interno di queste tecnologie è possibile progettare la capacità di connettere in modo sicuro i dati e inviare dati all’operatore del punto e al consumatore di ener- gia elettrica. Il software correlato consente anche il supporto tecnico remoto, l’ottimizzazione dell’ef- ficienza e la manutenzione predittiva. Questi servizi forniscono agli utilizzatori l’opportunità di massimiz- zare i tempi di attività e le prestazioni delle proprie stazioni di ricarica sul campo e nelle strutture. Dall’AGV all’AMR Non si può concludere questa panoramica su mobi- lità e automazione senza un cenno ai sistemi per la mobilità all’interno delle fabbriche, cioè a quell’am- bito che viene indicato come intralogistica . Qui da tempo sono presenti i veicoli a guida automatica, gli AGV , ovvero sono mezzi industriali senza condu- cente, movimentati da motori elettrici alimentati a batterie e adibiti al trasporto di carichi che possono andare da pochi chilogrammi fino ad oltre 100 ton- nellate. Oggi gli AGV sono veicoli controllati da un computer di bordo con un apposito software di gestione del sistema che ottimizza il funzionamento del mezzo dando ordini di trasporto, tracciando il materiale in trasferimento e dirigendo il traffico dei vari veicoli. Un AGV si differenzia da un veicolo a guida auto- noma per il fatto che non calcola in modo dinamico i percorsi da seguire ma segue dei tracciati prestabiliti da cui non può discostarsi. E questo ci porta a trattare di quella che ormai è una tendenza sempre più evi- dente nell’intralogistica e più in generale per tutto ciò che riguarda i sistemi di mobilità in fabbrica. Stiamo parlando della crescente diffusione degli AMR ( Auto- nomous Mobile Robot , cioè robot mobili autonomi) che evolvono il concetto di veicolo a guida automatica abbinando all’automatismo nella movimentazione l’autonomia nello svolgimento di una varietà di fun- zioni e di movimenti. Un’autonomia che viene ampia- mente potenziata grazie agli sviluppi della robotica e al processo di convergenza tra IT e OT che interessa tutta l’industria e che amplifica le potenzialità opera- tive degli AMR: attraverso il tracking accurato delle operazioni automatizzate, è possibile ricavare dati preziosi e mettere a disposizione dei sistemi mobili un numero molto più ampio di informazioni e nuovi parametri che possono supportare e facilitare notevol- mente le decisioni passo dopo passo. Questi sistemi mobili acquistano così un livello crescente di autono- mia e affidabilità e consentono alle aziende di potersi appoggiare su di loro completamente per assolvere una varietà di compiti ripetitivi e noiosi ma anche per movimentazioni e manipolazioni speciali, riuscendo nel contempo a innalzare il livello di sicurezza opera- tiva all’interno delle aree. n ABB, che da sempre punta molto sulla mobilità elettrica, è impegnata sul fronte delle stazioni di ricarica rapida in corrente continua anche con importanti investimenti, per sviluppo e produzione, nel nostro Paese
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