AS_01_2021

tecnica Automazione e Strumentazione Gennaio/Febbraio 2021 93 CONTROLLO Come sarà l’impianto del futuro? Immaginiamo al- goritmi di ottimizzazione globale che distribuisco- no setpoint ai controllori predittivi multivariabili; al- goritmi di apprendimento non supervisionato che analizzano big-data disponibili nel cloud ricavando- ne informazioni utili all’esercizio; algoritmi simula- zione che realizzano il digital twin dell’impianto per verificare il buon esito delle strategie di controllo e suggerire azioni correttive. In impianto immaginiamo invece robot autonomi , droni che girano a verificare il buono stato della strumentazione, sistemi di visione nella banda del visibile e dell’infrarosso, smart-sensor distribui- ti ovunque in reti wireless. In questo modo si conta di ridurre la discrezionalità delle decisioni opera- tive , demandandola il più possibile agli algoritmi che raccolgono dati, perseguono criteri di ottimali- tà e gestiscono gli imprevisti simulando scenari tra i quali scegliere quello migliore; sull’altro fronte si riduce la presenza fisica delle persone in impianto, aumentando così la sicurezza, diminuendo lo stress e consentendo agli umani di esprimersi su attività di sintesi e decisioni strategiche. I pochi operatori rimasti, infine, si muoveranno in ambienti di realtà aumentata popolati di ampi schermi touch-screen, inter- facce iper-contestuali in grado di far loro accedere a tutte le infor- mazioni di cui possono aver bisogno, dispositivi indossabili (quali occhiali, bracciali) per interfacciarsi con la strumentazione, posta- zioni di lavoro che ne rilevano parametri vitali e grado di stress. Pur riconoscendo che al momento il Covid rappresenti un serio un freno agli attuali risultati economici, le aziende sono concordi nel ritenere che alcuni cambiamenti introdotti per colpa del virus siano qui per rimanere e possano essere le basi sulle quali costruire un nuovo futuro per la conduzione degli impianti industriali. Integrazione e trasformazione digitale Diventa allora importante, per circa il 70% degli intervistati, avere un partner capace ed affidabile con il quale affrontare que- ste nuove sfide (Frost & Sullivan). I fornitori di automazione pos- sono rappresentare dunque un buon compagno in questo viaggio verso la digitalizzazione e il conseguimento della ‘plant auto- nomy’, specialmente quando in possesso di elevate capacità di integrazione tra i numerosi sistemi che devono scambiarsi dati in quello che può essere visto come ecosistema digitale. È proprio questo complesso di sinergie che consente di realizzare il processo di ‘digital transformation’, rivolta a realizzare gli effi- cientamenti e le ottimizzazioni necessarie a rendere l’azienda in grado di competere, se non primeggiare, nel panorama internazio- nale senza perdere di vista sicurezza e sostenibilità. Conclusioni La ‘digitalizzazione’ andrà dunque a permeare tutti gli aspetti di una organizzazione, a partire dalle sue fondamenta rappresentate dall’impianto di produzione. Si parla allora di smart manufac- turing, quando vengono perseguiti l’efficienza, l’affidabilità, la qualità, l’implementazione delle migliori pratiche, l’integrazione con i laboratori e con i sistemi gestionali, l’aumento consapevo- lezza del contesto e la previsione degli stati futuri attraverso simu- lazione dinamica, l’impiego di intelligenza artificiale per ricavare dal cloud nuove in- formazioni da una mole sem- pre più impressionante di dati connessi tra loro, l’ottimizza- zione energetica, la gestione lungimirante degli asset, la re- motizzazione del monitorag- gio e delle attività in campo (attraverso robot e droni). Per dirla in una frase dun- que, da ‘industrial automa- tion’ a ‘industrial autonomy’ (IA2IA). Intenzioni di investimento Il percorso verso il miglioramento

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