AS_01_2021

SICUREZZA speciale Automazione e Strumentazione Gennaio/Febbraio 2021 83 conformi agli standard di sicurezza internazio- nali, costituiti in molti casi da un trasmettitore e da un ricevitore. Tutto questo senza ostaco- lare i cicli di lavoro. Negli impianti di processo sono presenti anche sistemi di arresto strut- turati chiamati ESD (Emergency Shutdown System) con il compito di ridurre al minimo le conseguenze delle situazioni di emergenza o il guasto dei sistemi di alimentazione o di com- ponenti essenziali. Sicurezza e robotica collaborativa La crescente interazione tra uomini e isole robotizzate e robot per asservimento di macchine ha acceso i riflettori sui rischi di collisione e su ‘inedite’ condizioni di pericolo. Negli ultimi anni le parti 1 e 2 della norma ISO 10218 (Robot per ambienti industriali - Requi- siti di sicurezza) sono state revisionate e riordi- nate. In particolare c’è una sezione che tratta gli accorgimenti di sicurezza richiesti in ambito di operazioni collaborative . La limitazione dell’energia in robotica collabo- rativa assume la percezione del dolore/fastidio come criterio di gravità nella stima del rischio. In caso di pericolo di impatto, infatti, sarà cura dell’integratore del sistema robotizzato rendere le parti potenzialmente contundenti o coperte o scarsamente accessibili al corpo. Le combina- zioni di layout, movimenti e forme sono nume- rose al punto richiedere una attenta analisi delle possibilità di impatto tra regioni diverse del corpo umano. I principi e le dinamiche esami- nate in questa analisi rappresentano le principali novità normative recentemente introdotte nella Specifica Tecnica ISO/TS 15066 . Per quanto pionieristico, questo documento fornisce pre- scrizioni essenziali in materia di modalità colla- borative e biomeccanica degli impatti . Biometria e tecnologie indossabili Le tecnologie biometriche e indossabili sono ormai ben presenti in ambito manufacturing e nei progetti Industria 4.0 coinvolgendo direttamente gli operatori a bordo macchina. Rappresentano infatti strumenti importanti per le funzioni di localizzazione e accesso alle macchine , per tenere sotto controllo coloro che operano in con- dizioni rischiose, per migliorare l’impiego della forza lavoro e della produttività. Gli stessi dispositivi sono la base per ricevere dati in tempo reale sulle scorte di magazzino, sulle commesse in esecuzione e sulla visibilità dei KPI di produzione. C’è poi la gestione delle segnalazioni relative a guasti e problemi su mac- chine e impianti. In termini di sicurezza le tecnologie wearable possono raccogliere informazioni particolar- mente utili per la prevenzione di incidenti sul lavoro. I dispositivi indossabili rappresentano un’eccellente fonte di dati da integrare con altri soggetti (magari in cloud) per ricavarne correla- zioni statistiche a beneficio di un approccio pro- attivo alla soluzione di problemi, a ridurre i tempi di inattività e a prevenire gli incidenti. Dispositivi di protezione individuale Una doverosa menzione va infine attribuita ai DPI (Dispositivi di Protezione Individuali), ovvero attrezzature destinate ad essere indos- sate dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro i rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, non- ché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo (art. 74, comma 1 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81). Tipici esempi sono occhiali, guanti, visiere, imbracature, stivali. Nella fase di pandemia Covid , INAIL, ISS (Istituto superiore di sanità) e i Ministeri del Lavoro e della Salute hanno pubblicato diversi documenti sull’utilizzo di DPI medicali spe- cifici per combattere il rischio contagio quali guanti, mascherine, tute e visiere. Nei macchinari industriali e nei sistemi di controllo sono ampiamente utilizzati gli isolatori galvanici e i dispositivi di protezione contro le sovratensioni

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