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BREAKING NEWS primo piano 10 Gennaio/Febbraio 2021 Automazione e Strumentazione A CURA DELLA REDAZIONE SCENARI Energie rinnovabili: installazioni in calo nel 2020 Secondo l’Osservatorio Fer (Fonti di Energia Rinnovabili) di Anie Rinnovabili, a sua volta parte di Anie in Confindustria, sulla base dei dati Gaudì di Terna nei primi 10 mesi del 2020 le nuove in- stallazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico raggiungono com- plessivamente 650 MW di potenza (-26% rispetto al 2019) con andamenti diversificati per i tre comparti: positivo per fotovoltaico (+25%) e idroelettrico (+59%), negativo per l’eolico (-87%). Con una media eolica di 6 MW/mese e fotovoltaica di 54 MW/me- se registrate nei primi 10 mesi del 2020 si è ancora lontani dal- la media eolica di 83 MW/mese e fotovoltaica di 250 MW/ mese necessarie per traguardare gli obiettivi del Pniec al 2030. Il recente e deludente esito dell’ultima asta del DM Fer 4.7.2019 ha evidenziato che gli ostacoli autorizzativi nel settore Fer sono in crescita, malgrado si sia intervenuti con il DL Semplificazioni. Il Fotovoltaico ha mostrato i segnali di maggior ripresa do- po i rallentamenti causati dal lockdown dei mesi di marzo e aprile. Il comparto fotovoltai- co ha raggiunto fino a ottobre 2020 quota 538 MW di nuo- ve installazioni (+25% rispetto al 2019). Le installazioni men- sili hanno avuto un notevole incremento a luglio (+83 MW) e agosto (+102 MW), mentre a settembre e ottobre si sono re- gistrati rispettivamente 49 MW e 45 MW. Da segnalare l’attiva- zione di alcuni grandi impianti: nel mese di ottobre una cen- trale fotovoltaica da 54,5 MW in Sardegna in provincia di Cagliari e nel mese di luglio 2020 due impianti per 18 MW complessivi in Piemonte in provincia di Torino e un impianto da 3,1 MW in Veneto in provincia di Treviso. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Campania, Liguria, Molise, Piemonte e Sardegna, men- tre quelle con il maggior decremento sono Basilicata, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Dal confronto dei primi dieci mesi del 2020 con il 2019 si registra un calo (-8%) del numero delle nuove unità di produzione connesse. Per quanto riguar- da le taglie, le installazioni di potenza inferiore ai 20 kW costituiscono il 39% del totale, mentre quelle di taglia supe- riore a 1 MW sono il 21% delle nuove connessioni. L’Eolico ha dato un contributo complessivamente in calo (-87% ri- spetto al 2019), che raggiunge circa 55 MW di nuove installa- zioni fino a ottobre 2020. Da segnalare l’attivazione nel mese di agosto 2020 di una centrale eolica da 11,8 MW in Puglia in provincia di Foggia. Si registra una riduzione (-23%) del numero di unità di produzione rispetto ai primi dieci mesi del 2019. Per quan- to riguarda la diffusione territoriale, la maggior parte della nuova potenza connessa (83%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia. L’Idroelettrico nel 2020 è risultato in crescita (+59% rispetto al 2019) grazie a circa 57 MW di nuova potenza installata. Da se- gnalare l’attivazione nel mese di luglio di un impianto da 6,8 MW in Valle d’Aosta e nel mese di ottobre un impianto da 2,3 MW in Piemonte in provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Confrontando i primi dieci mesi del 2020 con i primi dieci del 2019, si registra un aumento del 24% del numero di unità di produzione connesse. Dall’analisi delle variazioni congiunturali il terzo trimestre del 2020 risulta positivo per tutti i comparti rispetto al secondo trimestre (+64% Q3/Q2 del 2020) con i seguenti incremen- ti: il fotovoltaico risulta in crescita da due trimestri (+24% Q2/Q1; +63% Q3/Q2 del 2020), mentre hanno presen- tano un andamento altalenante eolico (-72% Q2/Q1; +30% Q3/Q2) e idroelettrico (-74% Q2/Q1; +117% Q3/Q2). SCENARI Federmacchine prevede un 2021 in ripresa Chiuso un 2020 davvero da dimenticare, con cali a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici, l’industria italiana produt- trice di beni strumentali è pronta per la ripresa che si attende già a partire dal 2021. Questo è, in sostanza, quanto emerge dalle rile- vazioni effettuate a gennaio dal Gruppo Statistiche Federmacchine, la federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali. Nel 2020, il fatturato dell’industria italiana di settore è sceso a 39.674 milioni di euro, il 17,9% in meno rispetto al 2019. Sul risultato complessivo hanno pesato sia la riduzione dell’export, calato, del 15,9%, a 27.177 milioni, sia il calo delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno, scese, del 21,8%, a 12.497 milioni di euro. L’effetto della pandemia si è dunque riverberato su tutti i principali indicatori ed è apparso particolarmente pesante sull’andamento del consumo interno che ha registrato un crollo del 22,6%, atte- standosi a 19.826 milioni di euro. La riduzione della domanda italiana di nuovi macchinari ha avuto un impatto pesante non solo sulle consegne interne ma anche sulle importazioni calate, del 23,9%, a 7.329 milioni di euro. Differente sarà il tenore del 2021. Secondo le previsioni elabo- rate dal Gruppo Statistiche Federmacchine, quest’anno il fattu- rato tornerà a crescere, recuperando però solo in parte il ter- reno perso; infatti, con un incremento atteso dell’8,9% rispetto all’anno precedente, si attesterà a 43.200 milioni di euro. Il parziale recupero sarà determinato sia dall’export, atteso in crescita dell’8% a 29.349 milioni di euro, sia dalle consegne dei costruttori italiani che, in virtù di un incre- mento del 10,8%, raggiungeranno il valore di 13.850 milioni di euro. Il consumo italiano di beni stru- mentali, sostenuto anche dagli incentivi fiscali previsti dal piano Transizione 4.0, salirà a 22.279 milioni di euro, il 12,4% in più rispetto al 2020, trainando non solo le consegne dei costruttori ma anche le importazioni che dovrebbero segnare un recu- pero del 15%, raggiungendo il valore di 8.429 milioni di euro. Secondo le previsioni di Gruppo Statistiche Federmacchine, il fatturato delle aziende produttrici di beni strumentali nel 2021 tornerà a crescere Fotovoltaico, Eolico e Idroelettrico registrano -26% nei primi 10 mesi del 2020 rispetto al 2019

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