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EVENTI approfondimenti 70 Gennaio/Febbraio 2020 Automazione e Strumentazione col fattore umano è stato rassicurante sentire raccontare da Elena De Momi , Professore Associato di Bioingegneria Elettronica e Infor- matica al Politecnico di Milano, come “i robot permettono di aumentare la sicurezza per il paziente durante un intervento chirurgico. Que- sto perché garantiscono un accesso minima- mente invasivo, aumentano la precisione del gesto chirurgico; e in futuro saranno in grado di impedire al chirurgo di commettere errori durante l’operazione. Il robot quindi non sosti- tuirà il chirurgo, ma lo affiancherà per miglio- rare il risultato dell’operazione”. Per non parlare del farmaceutico, dove entrano in campo - dice Teresa Minero , Founder & Ceo di LifeBee - farmaci fino a poco tempo fa neppure immaginabili. “Ormai più di venti anni fa abbiamo progettato e realizzato, in uno stabilimento farmaceutico, un sistema all’avan- guardia nell’automazione e nell’integrazione tra informazione, organizzazione e processi pro- duttivi. Un Pharma 4.0 ante litteram. Un sito con maestranze di provenienza rurale, non così scolarizzate, come avrebbe accolto un sistema così innovativo? A dispetto di ogni previsione, il sostenitore più entusiasta fu il magazziniere: un signore grande e grosso, con delle manone da gigante gentile, che tutti temevamo non si sarebbero mai adattate alle tastierine dei lettori di codice a barre. I veri Signor No? Inattesi, alcuni giovani tecnici laureati. Su di loro ebbe la meglio il pregiudizio, di un nuovo sistema che ingessasse e controllasse. Oggi, le terapie sono digitali; sono software che curano le persone o ne sostengono la cura. Sottoposti a iter approvativi da parte delle Autorità Regolatorie e con piena dignità terapeutica, anche in forma di app”. Che il software diventasse una vera e propria medi- cina non ce lo potevamo neppure immaginare: il software che cura l’uomo, non solo lo sostiene nella operatività e nelle decisioni. Nella rassegna delle grandi innovazioni frutto dell’evoluzione di questo decennio e impat- tanti direttamente sull’uomo, ci sono senz’altro le tecnologie additive. “Le opportunità che si aprono - dice Monica Carfagni , Responsabile Scientifico T3Ddy Università di Firenze - con l’introduzione delle nuove tecnologie additive in altri settori, quali la meccanica o il design, hanno nel settore medicale, e in particolare in quello pediatrico, la loro massima espressione. Materiali e software si uniscono per creare parti dell’anatomia umana che riproducono ossa e tessuti con un livello di realismo senza prece- denti. Pianificare e quindi simulare un inter- vento, permettendo già in sede preoperatoria di valutare tutte le possibili strategie ed i relativi rischi in modo sicuro per il paziente, e succes- sivamente progettare dispositivi e strumenta- zione chirurgica, e quindi l’intervento nel suo complesso, basandosi sulle esigenze specifiche del paziente ha dei vantaggi inimmaginabili in termini di efficacia, tempi, costi ecc. Questa grande possibilità di personalizzazione, simu- lazione e previsione è senza precedenti, e rap- presenta la grande innovazione introdotta dalla Stampa 3D”. Approcci differenti e originali Di fronte alla prospettiva di mutamenti di co- sì ampia portata, la riflessione filosofica può tornare ad essere importante, come lo è stata in altri momenti di grandi cambiamenti. E un se- gno della novità anche da questo punto di vista è che è un tecnico a tessere la trama filosofica del nuovo scenario produttivo: Eugenio Ales- sandria , Head of Digital Transformation Unit FTS- Ferrero , offre le sue rifles- sioni in particolare a chi, nell’ambito della ricerca di soluzioni innovative ine- renti i sistemi di produzio- ne di realtà industriali Cor- porate, cerca di compren- derne le evoluzioni tecno- logiche e, soprattutto, gli impatti, spesso disruptive , nei confronti dei paradigmi attuali. “Noi oggi stiamo disegnando una nuova for- ma di società e una nuova forma di manifattura grazie La robotica è, da sempre, uno dei temi centrali di SPS Italia