AS_01_2020

ROBOTICA primo piano 25 rano di integrare algoritmi di intelligenza artificiale in sistemi robotici e macchinari. Sono tante quindi le potenzialità ma sono tante anche le sfide aperte: come quella della riduzione dei costi o quella del miglioramento dell’iterazione uomo-robot non solo a livello di collaborazione ma anche di programmazione, addestramento (del robot) e integrazione con i sistemi di automazione discreta. Oltre la contrapposizione uomo-macchina Su queste sfide sono impegnati soprat- tutto i ricercatori che in Italia - come ha sottolineato Paolo Rocco , docente del Politecnico di Milano e Co-Fondatore del neonato I-RIM (Institute for Robo- tics and Intelligent Machines) - sono in aumento e nella robotica occupano posi- zioni di primo piano a livello mondiale. Tra i temi di maggior interesse ci sono la soft robotics , cioè l’impiego di mate- riali speciali innovativi per consentire al robot di svolgere i compiti più diversi; ma c’è molta ricerca anche sulla robo- tica umanoide e sulle tecnologie di deep learning per poter dare alle macchine capacità cognitive e decisionali; grande impegno è rivolto ai cobot, sempre più richiesti per lavori di assemblaggio o per intervenire alleviando gli operatori umani in lavori faticosi e delicati. Significativa è la costituzione di I-RIM, nato per offrire un riferimento organizza- tivo nazionale dei propri associati e dei portatori di interesse e per interloquire con le istituzioni pubbliche sui temi della Robotica e delle Macchine Intelligenti. L’istituto aiuta le imprese aderenti a iden- tificare i propri bisogni di innovazione, promuovendo l’applicazione industriale e la trasformazione dei risultati della ricerca in nuovi prodotti e/o nuovi pro- cessi produttivi; crea occasioni di incon- tro tra domanda e offerta di alta tecno- logia su scala nazionale e internazionale, ad esempio tra distretti industriali e aree del Paese in cui si fa ricerca di avan- guardia ma che hanno minore rispon- denza industriale sul proprio territorio. Rocco fa anche osservare come il para- digma Industria 4.0 stia ridando centra- lità all’uomo, superando decisamente le paventate contrapposizioni uomo- macchina. In ciò gli hanno fatto eco sia Baroncelli “dove hanno introdotto più robot hanno aumentato le assunzioni…”, sia Marco Bentivogli , Segretario Gene- rale FIM - CISL, “non è la troppa tec- nologia ma l’assenza di tecnologia che cancella posti lavoro”. Bentivogli ha invitato le aziende a contrastare i resi- dui di tecnofobia e a puntare sulla for- mazione , dando anche spazio ad azioni di skill monitor e di certificazione delle competenze. Ma è proprio quello che invocano molte delle aziende interpellate da Gruosso preparando la Mappatura: la possibilità e l’impegno a formare e ricercare nuovi skill in grado di far fronte alle trasforma- zioni e di implementare efficacemente le tecnologie ibride che legano la mecca- nica al digitale.

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