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SENSORI primo piano 17 Automazione e Strumentazione Gennaio/Febbraio 2019 È chiaro quindi che l’innovazione permette di ricavare dei vantaggi che in precedenza erano impossibili, semplicemente utilizzando il sen- sore in modo diverso, magari in parallelo al sof- tware. Questo ci può essere spiegato più chiara- mente da Tonelli: “Si sta aprendo una strada e una prospettiva nuova: non più il sensore fine a se stesso, ma il sensore come mezzo per gestire la logistica di un impianto ”. Infatti, oggi Vega è anche un produttore di soft- ware , un passo fondamentale per un costruttore di strumenti di misura moderni ed efficaci, con una soluzione in grado di supervisionare la logistica di un impianto industriale. Il software di Vega permette di utilizzare i sensori come primo stadio di un sistema che acquisisce e visualizza i dati , trasformandoli in informazione utile per pianificare i flussi logistici delle materie prime e della produ- zione, permettendo di incrementare l’effi- cienza e ridurre i costi . “La misura deve essere affidabile, precisa e costante nel tempo”, prosegue Tonelli, “se a questa misura abbiniamo anche la capacità di visualizzarla e confrontarla con i trend di uso e di consumo del materiale, con dei trend di acqui- sto, con una logistica che può essere anche mul- timodale, con il trasporto del materiale all’im- pianto, ecco che si ottiene del valore aggiunto ”. Un rapporto più stretto tra il software di super- visione e strumento di misura può semplificare in modo notevole il lavoro degli utenti “VEGA è molto focalizzata su alcuni aspetti, come quello che può sembrare un motto commerciale, ma è anche reale: rendere agevole la vita del cliente . Questo vuol dire sensori robusti, affidabili e, oggi, gestibili anche attraverso un server, offrendo al cliente una visione completa del suo impianto ”. Guardare il futuro L’attività sviluppo del prodotto che è svolta attualmente consente già di gettare uno sguardo sul futuro prossimo della strumentazione e, anche in questo caso, è illuminante il punto di vista di VEGA: “Gli investimenti che sono in corso e che porteranno negli anni prossimi a risultati nuovi continuano ad essere focalizzati su sensori radar e trasduttori di pressione, che saranno ancora più piccoli e performanti. Questi prodotti potranno trovare applicazioni anche in ambiti in cui oggi, per tutta una serie di ragioni, la tecnologia di misura non è mai stata utilizzata. Ci sono settori in cui culturalmente l’automazione non è mai entrata; pensiamo per esempio al settore enolo- gico, ai mulini, ai mangimifici ecc.” Luciano Tonelli conclude: “Si associa il sensore radar con la misura di livello, ma se noi dices- simo che un dispositivo di questo tipo misura una ‘distanza’ , questo ci aprirebbe un mondo nuovo”. Sul futuro dei dispositivi radar, ci sarà ancora molto da scrivere e non solo nella misura di livello. Già oggi, sono possibili applicazioni industriali estremamente innovative utilizzando una tecnologia disponibile, sicura ed affidabile. In impianti e fabbriche, vedremo sempre più spesso dei sistemi radar utilizzati per rilevare veicoli, paratie e una quantità di equipaggia- menti industriali diversi. I sensori Vega possono essere collegati, con diversi protocolli, per essere gestibili anche attraverso un server, dando così una visione completa dell’impianto

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