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BREAKING NEWS primo piano 10 Gennaio/Febbraio 2019 Automazione e Strumentazione A CURA DELLA REDAZIONE MERCATI Industria robotica: un raddoppio in cinque anni Secondo le stime proposte dal World Robotics Report, nel 2017 sono state spedite in tutto il mondo 381.000 unità robotiche, a segnare un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. Ciò significa che il volume di vendite annue di robot industriali è cresciuto di oltre il 114% nel quinquennio 2013-2017. Il valore delle vendite si è alzato del 21% rispetto al 2016, toccando nel 2017 il nuovo picco di 16,2 miliardi di dollari. “I robot industriali sono una parte cruciale del progresso dell’in- dustria manufatturiera”, ha commentato Junji Tsuda, presidente di IFR (International Federation of Robotics). “I robot evolvono insieme a molte tecnologie d’avanguardia. Pensiamo al rico- noscimento facciale, all’apprendimento di skill e la previsione di guasti per mezzo dell’AI, nuovi concetti di collaborazione uomo-macchina, una programmazione più semplice e così via. Le previsioni di IFR mostrano che nel 2021 il numero di robot per uso industriale forniti agli stabilimenti in tutto il mondo rag- giungerà le 630.000 unità circa”. La parte del leone in questo mercato la fanno nazioni come Cina, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti e Germania, che da sole rap- presentano il 73% del volume complessivo delle vendite. La Cina, in particolare, ha espanso in maniera consistente la propria posizione di leader con un incremento della domanda e una quota di mercato del 36% delle forniture totali nell’anno 2017. Con 138.000 robot per uso industriale venduti (2016-2017: +59%) il volume di vendite del Paese della Grade Muraglia è stato superiore a quello di Europa e Stati Uniti mesi insieme, che è stato di 112.400. Una curiosità interessante: per la prima volta i fornitori di robot stranieri hanno superato nelle vendite i produttori locali, por- tando le loro vendite a 103.200 unità, per un incremento del 72%. In questo dato sono inclusi i robot prodotti localmente in Cina da fornitori di robot internazionali. La quota di mercato dei fornitori di robot cinesi ha subito una flessione passando dal 31% del 2016 al 25% del 2017. Dall’altra parte del pianeta, negli Stati Uniti, il 2017 ha fatto segnalare un nuovo picco nelle installazioni di robot per il set- timo anno consecutivo, raggiungendo le 33.192 unità. In Germania, quinto mercato mondiale dei robot e primo euro- peo, nel 2017 il numero di robot venduti è cresciuto del 7% con 21.404 unità vendute - record assoluto di tutti i tempi - rispetto alle 20.074 del 2016. Vale la pena ricordare che nel biennio 2014-2016 la vendita di robot industriali era rimasta stagnante intorno alle 20.000 unità. Il maggior fruitore di robot industriali nel mondo rimane l’indu- stria automotive con una quota del 33% sul totale delle forniture nel 2017 e una crescita nelle vendite del 22%. La produzione di auto private è diventata sempre più complessa nell’ultimo decennio: una quota rilevante dei processi di produzione oggi richiede soluzioni di automazione con l’utilizzo di robot. In particolare, i produttori di auto elettriche e ibride si trovano a dovere fare fronte a una domanda di modelli sempre più vari, proprio come succede ai produttori di auto tradizionali. Inol- tre, la sfida del soddisfacimento degli obiettivi climatici per il 2030 spingerà infine ad aumentare il numero di veicoli prodotti a basse e zero emissioni. MERCATI Meccanica Italiana: l’export tiene Anima, l’associazione di Confindustria dedicata alla Meccani- ca Varia, ha recentemente divulgato i dati sulle esportazioni del settore di riferimento: l’industria meccanica italiana ha esportato 14,5 miliardi di euro nel primo semestre 2018. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si registra un leggero calo (-1,3%) dovuto a un unico settore specifico, le tur- bine a gas, che subisce un forte rallentamento (-29,7%), pari a 564 milioni di euro. È un settore soggetto a cicli di cinque-otto anni ed è a valle di un periodo di consegne mentre inizia a la- vorare su ordini futuri. Questo settore specifico ha trainato verso il basso la media di periodo Anima. I primi Paesi export del mercato europeo mostrano andamenti positivi: al primo posto si conferma la Germania, la cui do- manda di tecnologie italiane è in crescita (+4% rispetto al 2017) per un totale di circa 1,4 miliardi di euro. Anche la Francia presenta un trend in aumento (+7,7%) raggiungendo quota 1,3 miliardi di euro di prodotti della meccanica italiana importati. Così anche la Spagna, che aumenta il suo interesse verso il nostro Paese del +7,2% rispetto al 2017. Da sottoli- neare la performance della Polonia che nel primo semestre di quest’anno ha aumentato la cifra dell’esportazione italiana di un +15,6%. Tra le tre mete principali dell’industria meccanica rimangono co- munque gli Stati Uniti anche se nel 2018 il rapporto è negativo con un calo delle esportazioni italiane del -9,8% pari a 1,4 mi- liardi di euro di contro ai 1,5 miliardi di euro dell’anno scorso. Gran parte delle ragioni del decremento è legato alla riduzione della richiesta delle turbine a gas. Frena, invece, il Regno Unito (-2,5% rispetto all’anno scorso) at- testandosi sui 625 milioni di euro come dato export rispetto all’I- talia. In forte crisi ancora il rapporto con la Russia la cui richiesta di tecnologie italiane è negativa da molti semestri. Nel 2018 la decrescita è pari a -29,3% (dai 467 milioni di euro si tocca- no i 330 milioni di euro). È sempre più frequente il fenomeno del local content: una vera politica economica di localizzazione portata avanti dai grandi Paesi e non solo, con la Russia come capofila. L’intenzione è quella di sostituire l’import cercando di imporre l’industria locale, un fenomeno che inizia a caratterizza- re anche il Medio Oriente. Anche l’India continua a crescere nella domanda di meccanica italiana: nel 2018 c’è stata una crescita pari al +16,1%. Le tec- nologie green dedicate al settore acqua sono le più richieste. Previsioni (*) e stime dell’IFR sulla fornitura di robot a livello globale (Fonte: International Federation of Robotics)

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