Effinciency_and_Environment_10_2019
5 Efficiency & Environment - Ottobre 2019 editoriale A pprofitto del momento di re- lax dovuto alla pausa estiva per permettermi un piccolo sfogo su un tema a me mol- to caro, quello dell’efficienza energetica. Sfogo dato probabilmente dal- la frustrazione di chi da molti anni opera in questo campo seguendone le evoluzio- ni sui vari fronti, da quelli operativi a quelli istituzionali, e tocca quotidianamente con mano le difficoltà che circondano questa materia. Ritengo infatti che al pari di altri temi che impattano contemporaneamen- te ambiente, economia e il benessere del- le persone, le azioni volte a garantirne un continuo miglioramento dovrebbero tro- vare maggiore attenzione e concretezza da parte di tutti i soggetti coinvolti. Molti sono i modi per migliorare l’effi- cienza nell’uso dell’energia in tutte le sue forme e in tutte le sue trasformazioni, ma il principio di base è sempre il medesimo e comune a tutte queste forme di intervento ovvero: identificare ed eliminare gli spre- chi di energia durante il suo utilizzo. È vero che nel panorama internazio- nale l’Italia occupa i primi posti in termini di risultati raggiunti, ma non per questo si può e si deve abbassare il livello di guar- dia, tenuto conto che l’efficienza energe- tica se non correttamente sostenuta tende a peggiorare: gli obiettivi che abbiamo per i prossimi anni sono molto sfidanti e so- prattutto perché è opinione diffusa tra gli addetti ai lavori che ci siano ancora ampi margini di miglioramento. Il lavoro svolto nell’ultimo decennio, partendo dalla prima direttiva europea sull’efficienza energetica recepita in Italia nel 2008 con il Decreto Legge n.115, ha portato il nostro Paese, come già accen- Efficienza energetica nato in precedenza, tra i più virtuosi nel panorama internazionale nonostante l’elevata complessità della materia. Nel contempo e grazie a questo percorso di crescita, si è creato un nuovo business con la nascita di nuove imprese, professionalità, strumenti e tec- nologie innovative generando un continuo aumento dei posti di lavoro. E tutto questo (forzando un po’ con la semplificazione) solo grazie alla riduzione degli sprechi. Fin dai primi tempi, molteplici analisi realizzate dai pionieri di questa materia avevano evidenziato i principali punti deboli che avrebbero potuto ostacolare la diffusione delle buone pratiche in ambito di efficienza energetica, tra queste la necessità di agire con azioni (non economiche) mirate a un cambio culturale diffuso ver- so un uso più corretto dell’energia e la necessità di aumentare la professionalità degli operatori. A distanza di qualche anno, oltre a vedere confermate le indi- cazioni iniziali, possiamo aggiungere che l’evoluzione del mercato ha portato l’ingresso di molti operatori, molti dei quali però sono stati e sono spinti dal solo interesse nel fare profitto approfittando di scorciatoie, grazie anche alla complicità della poca attenzione/ conoscenza da parte del committente, per aumentare il proprio business a scapito del risultato che, ricordo, deve sempre essere a favore dell’utente finale; è proprio quest’ultima la caratteristica principale che dovrebbe guidare chi propone soluzioni in grado di migliorare la propria efficienza energetica, che non a caso ha tra i propri slogan ‘win-win’. Come anticipato in precedenza c’è ancora molto da fare e gli obiettivi dei prossimi anni aprono scenari molto interessanti, biso- gnerà però andare oltre le sole logiche di mercato dove le parole chiave sono generalmente ‘profitto’ lato fornitore o ‘minor costo possibile’ lato clienti. Per fare ciò, oltre a una sempre crescente sensibilizzazione degli utenti finali e professionalità degli opera- tori, servirà un grosso aiuto anche da parte delle istituzioni che non possono e non devono pensare che un tema come quello dei consumi energetici possa essere lasciato alle sole leggi di mercato e che risulta importante un’azione di regolazione verso un bene comune che è pari e critico quanto l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo. Michele Santovito Comitato Tecnico di Automazione Oggi, Fieldbus&Networks, Efficiency&Environment
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