Effinciency_and_Environment_10_2019

28 Efficiency & Environment - Ottobre 2019 Speciale Efficienza energetica nella PA e sono società che forniscono servizi energeti- ci o misure per il miglioramento dell’efficienza energetica, assumendosi il rischio dell’iniziativa anticipando o procurando l’investimento neces- sario all’intervento, liberando il cliente da oneri organizzativi e finanziari. Gli interventi portano risparmi economici che devono essere garantiti nei termini contrattuali, che vengono suddivisi tra le Esco e il cliente con modalità definite dal- le diverse tipologie di contratto commerciale. La Esco viene remunerata in base al risparmio conseguito, il che incentiva alla qualità dell’in- tervento. Il Finanziamento Tramite Terzi è invece definito dalla Direttiva 2006/32/CE art 3 lettera k come un accordo contrattuale che comprende un terzo, oltre al fornitore di energia e al bene- ficiario della misura di miglioramento dell’effi- cienza energetica, che fornisce i capitali per la misura, addebitando al beneficiario un canone pari a una parte del risparmio energetico conse- guito. Il terzo può essere un istituto finanziario di fiducia dell’amministrazione, la Esco stessa, o spesso accade che parte venga fornita dall’isti- tuto finanziario (debito) e parte dalla Esco (Equi- ty). Naturalmente una tipologia di contratto che ripaga per mezzo del risparmio ottenuto impli- ca la presenza di misure, per cui il meccanismo è premiante per le PA che negli anni abbiano provveduto a campagne di audit o ancora me- glio si siano certificate ISO 5001, adottando un sistema di gestione dell’energia. È bene inoltre che nei contratti con le Esco siano inclusi anche programmi di modifica comportamentale degli utenti e servizi di informazione, comunicazio- ne e motivazione dell’utenza verso prassi per un uso razionale e consapevole dell’energia nel quotidiano. EED e Prepac In Italia l’articolo 5 del D.Lgs 102/2014, in attua- zione della direttiva EED, ha dato vita al Prepac, programma di riquali-ficazione energetica della pubblica amministrazione, che tra 2014 e 2020 mira alla realizzazione di interventi di miglioramento della prestazione energetica su immobili della PA per una quota pari almeno al 3% annuo della superficie coperta utile clima- tizzata. Il DM 16 settembre 2016 (decreto Prepac dei Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico) ha quindi definito le modalità di attuazione del programma, disponendo risor- se per 355 milioni di euro per il finanziamento dei progetti approvati nel periodo 2014-2020. Agli interventi definiti come esemplari, ossia che combinino azioni sull’involucro esterno e sugli impianti presenti con un risparmio energetico superiore al 50% rispetto ai consumi annuali ex-ante, viene riconosciuta priorità in graduatoria annuale, per una disponibilità finanzia- ria pari al massimo al 20% delle risorse disponibili. Coordina- mento e monitoraggio dello stato di avanzamento del pro- gramma sono demandati a una cabina di regia per l’efficienza energetica, istituita da Mise e Ministero Ambiente con il sup- porto tecnico del Gruppo di lavoro Enea-GSE, che si occupa dell’istruttoria tecnica delle proposte, con anche verifiche da parte dell’Agenzia del Demanio. I programmi 2014-2015 e 2016 in esecuzione e approvati han- no avuto finanziamenti per 133,2 milioni di euro. Altri 39 inter- venti sono stati approvati per il 2017 (dei quali sette considerati esemplari), con stanziamento di 39 milioni di euro aggiuntivi. Nel complesso i progetti consentiranno di riqualificare circa 1,9 milioni di mq, a tasso medio annuo di circa il 3,25%, oltre il 3% richiesto dalla Unione Europea. Il grande successo del Prepac ha quindi indotto il Governo a prevedere nella Legge di Bilan- cio di quest’anno un aumento delle risorse destinate alle pro- poste di efficientamento energetico degli immobili della PA a 145 milioni di euro dal 2019 al 2022, ripartiti in 25 milioni per il 2019 e 40 per ciascuno degli anni successivi. Strumenti e finanziamenti Diversi sono quindi gli altri strumenti disponibili per finan- ziare gli interventi di efficienza energetica nella PA, a partire dal Conto Termico del GSE, rivolto a interventi per efficienza energetica e produzione di energia termica da rinnovabili per Alla riduzione dei consumi elettrici e termici possono dare un valido contributo i sistemi di building automation e l’implementazione di soluzioni energetiche per la smart city. Fonte foto: freerangestock.com Diversi sono gli strumenti disponibili per finanziare gli interventi di efficienza energetica nella PA, a partire dal Conto Termico del GSE. Fonte foto: pixabay.com

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