Effinciency_and_Environment_10_2019
19 Efficiency & Environment - Ottobre 2019 Approfondimenti Occorre sottolineare che non sono universal- mente definiti i livelli di prestazione energetica da raggiungere, ciascuna organizzazione fissa i propri standard. Le indagini Gli SGE possono rientrare nel circuito della cer- tificazione sotto accreditamento, nel senso che possono essere certificati come conformi ai re- quisiti della norma ISO 50001 da parte di Orga- nismi di Certificazione (OdC) accreditati come rispondenti ai requisiti delle norme UNI CEI EN ISO/IEC 17021 e UNI ISO 50003 da parte dell’Ente italiano di accreditamento Accredia (riferimen- to: Decreto direttoriale 12 maggio 2015 - allega- to: Schema di certificazione e accreditamento in materia di SGE). Dall’indagine dell’Osservatorio Accredia ‘ Le cer- tificazioni accreditate per l’efficienza energe- tica ’ realizzata con l’Istituto per la Promozione dell’Innovazione Tecnologica (Isnova) e presen- tata a marzo 2017, si evince che i siti delle or- ganizzazioni pubbliche e private con SGE certi- ficato sotto accreditamento sono 1.269 al 2016 (+49% rispetto al 2015). Il target di ‘ Indagine sugli SGE certificati ISO 50001 in Italia - Evoluzione, problematiche e dati ’ redatta da Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia (Fire), Comitato Elettro- tecnico Italiano (CEI) e Comitato Termotecnico Italiano (CTI) a ottobre 2016 (Rapporto Fire- CEI-CTI 2016) è costituito da organizzazioni, esperti (prevalentemente esperti in gestione dell’energia) e OdC. In particolare, trattasi di 54 organizzazioni (15% della popolazione totale), 20 esperti con all’attivo, complessivamente, 110 SGE e 7 OdC per un totale di 213 organizzazioni certificate. L’indagine viene condotta da mag- gio a giugno 2016. In riferimento alle criticità di implementazione di un SGE, le organizza- zioni forniscono le seguenti risposte: nessuna (>25%); mancanza di tempo e risorse (>25%); difficoltà di adattamento dei dipendenti a SGE (>20%); mancanza di competenze specifiche (10%); difficoltà di natura tecnica (>5%); diffi- coltà di interpretazione dei requisiti della nor- ma (5%). Mentre, in relazione ai vantaggi, gli esperti e le organizzazioni sottolineano, oltre a quelli economico-finanziari, una riduzione delle emissioni climalteranti, una migliore ge- stione delle risorse aziendali e un aumento del valore degli asset; invece gli OdC, evidenziano un’identificazione migliore dei centri di costo, un miglioramento dei margini, una negozia- zione dei prezzi di fornitura dell’energia, un supporto per la richiesta di finanziamenti, un aumento del valore degli asset, una migliore gestione delle risorse aziendali, la soddisfazio- ne dei clienti, un’innovazione di processo di prodotti e ser- vizi, un miglioramento continuo. La risposta preferita dagli OdC si riferisce alla migliore gestione aziendale (26%). In tema di risparmi energetici conseguiti a seguito dell’adozio- ne dell’SGE, gli esperti rispondono prevalentemente con la forchetta 5-10%, mentre le organizzazioni con 1-3%. L’entità degli investimenti delle organizzazioni risulta consistente, in particolare trattasi delle seguenti forchette e percentuali: 10.000÷100.000 euro (37%); 100.000÷500.000 euro (33%); > 500.000 euro (28%); < 10.000 euro (2%). La redditività degli investimenti è notevole, in termini di tempo di ritorno sem- plice, trattasi di: 1÷2 anni (60%); > 3 anni (15%); non valutabi- le a causa dell’impiego da poco tempo dell’SGE (15%); 3 anni (10%). Infine, il tasso di soddisfazione è alto, nel senso che il 67% delle organizzazioni consiglia la dotazione di un SGE certificato. Le leve di potenziamento del meccanismo degli SGE proven- gono dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e riguar- dano organizzazioni quali le grandi, piccole e medie Imprese (PMI), trattasi del documento di “ Chiarimenti in materia di DE e certificazione ISO 50001 ” di dicembre 2018 e di bandi di cofinanziamento. In riferimento ai chiarimenti, si sottolinea che un’impresa che adotta un SGE certificato sotto accredita- mento non deve eseguire la DE obbligatoria ai sensi dell’art. 8 del Dlgs 102/2014, a condizione che l’SGE includa un’analisi energetica conforme ai criteri minimi riportati nell’allegato 2 del medesimo Dlgs. AI fine dell’esonero, l’impresa deve invia- re all’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (Enea): copia del certi- ficato ISO 50001 in corso di validità, format della matrice di sistema dal quale si evincono i requisiti di conformità e fogli elettronici relativi agli EnPI. Nella tornata di DE obbligatorie di dicembre 2015, su 7.122 imprese che inviano ad Enea la DE, circa 200 posseggono un SGE, di conseguenza, il poten- ziale di implementazione di un SGE ai fini dell’adempimento alla DE obbligatoria, è ampio. In relazione ai bandi, l’ultimo riferimento è dato dal Decreto interministeriale 8 novembre 2017 – “ Avviso pubblico 2017 per il cofinanziamento di pro- grammi presentati dalle Regioni e finalizzati a sostenere la realizzazione di DE nelle PMI o l’adozione, nelle stesse, di SGE conformi alle norme ISO 50001... ”. In conclusione, l’attuazione della ISO 50001 fornisce un approccio sistematico al miglioramento della prestazione energetica che può trasformare la gestione dell’energia con- sentendo l’integrazione della stessa nella prassi aziendale. Ne consegue, l’applicazione corretta ed economicamente vantaggiosa, da parte dell’organizzazione, delle misure orga- nizzative, tecniche e comportamentali finalizzate alla mini- mizzazione del consumo energetico a parità o con poten- ziamento dei prodotti e servizi resi. Inoltre, l’impiego della ISO 50001 può contribuire al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici per effetto della ri- duzione delle immissioni di gas serra legate all’energia. L’im- plementazione di un SGE punta alla sostenibilità dei prodotti e servizi e, oltre al rafforzamento della credibilità e dell’im- magine dell’organizzazione, può determinare un vantaggio competitivo sul mercato e generare cash flow disponibile per nuove iniziative.
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