Effinciency_and_Environment_10_2018

9 Efficiency & Environment - Ottobre 2018 editoriale I l Centro Studi Avvenia, società del gruppo Terna che opera nel settore dell’efficienza energetica, analizzan- do i dati Inapp e Istat sulle profes- sioni ‘energetiche’ più innovative, ha redatto la carta d’identità dell’energy ma- nager: figura sempre più rilevante, mestie- re che sta evolvendo nel segno dell’econo- mica circolare. “Studiando i dati relativi alle specifiche categorie di tecnico del risparmio energe- tico e delle energie rinnovabili e quello an- cor più specifico dell’ingegnere energetico, ne esce un ritratto estremamente puntuale in merito agli attuali livelli di occupazio- ne e alle skill più rilevanti” sostengono in Avvenia. “Nel campo delle rinnovabili e del risparmio energetico in Italia oggi ci sono circa 6 mila occupati, con una netta pre- valenza di uomini (94%), sotto i 40 anni di età per la maggior parte (53%), e lavoratori dipendenti nel 70% dei casi. Un ambito la- vorativo giovane e per i giovani, con molte carte da giocarsi nell’ambito della green economy, nell’ormai assodato cambio di paradigma che vede come obiettivo non tanto il mero risparmio della risorsa ener- getica, bensì la sua efficiente gestione. Le competenze individuate sino al 2030 faran- Uomo, - 40, dipendente. no sì che il tecnico dell’efficienza energetica sia in grado di occupar- si di processi di efficientamento energetico in ambito industriale, presso enti pubblici e nell’edilizia civile. Centrale sarà dunque il suo ruolo nell’edilizia sostenibile, mentre sul piano della preparazione pratica dovrà conoscere la specifica materia di diagnosi energetica”. Nell’ambito delle professioni ‘energetiche’, il ruolo dell’ingegnere energetico sarà sempre più importante nelle aziende che gestisco- no impianti di smaltimento o trattamento dei rifiuti in cui sono pre- senti processi di recupero energetico. Ma sempre nell’ambito di tali professioni si sta ritagliando uno spazio sempre più considerevole anche quella dell’energy manager, che acquisirà sempre più rile- vanza a livello mondiale. Secondo i dati di Fire, Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia, il numero delle nomine pervenute nel corso degli anni è in continuo aumento: sono 2.315 gli energy manager nominati al 2017, con un trend di crescita che si aggira intorno al 6% in 4 anni per i soggetti obbligati e all’11% in 15 anni, includendo anche le nomine di soggetti non obbligati. I dati in Italia indicano comunque che le richieste di tali figu- re vengono soprattutto dal settore industriale nonostante il nostro Paese sia costellato da un sontuoso patrimonio storico. Basta però uscire dai confini nazionali, semplicemente con Linkedin, per leg- gere come anche la regina Elisabetta sia alla ricerca per Bucking- ham Palace di un energy manager con contratto a tempo pieno e stipendio base di 50 mila sterline l’anno, e di chi sia in grado di ge- stire in maniera efficiente beni di grande rilevanza storica. Antonella Cattaneo, caporedattore Automazione Oggi, Fieldbus&Networks, Efficiency&Environment

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