Effinciency_and_Environment_05_2020

134 Efficiency & Environment - Maggio 2020 Speciale edifici ad energia quasi zero università. L’Osservatorio rileva quindi che quello degli nZEB in Italia è un mercato ancora giovane ma in rapida crescita, dove a settembre 2018 si contavano circa 1.500 edifici nZEB, al 90% di nuova costruzione e per l’85% ad uso residenziale. Entro il 2020 dovrebbero inoltre essere ristrutturati in senso nZEB oltre 130 edifici pubblici, a fronte di incentivi nazionali e regionali erogati. A livello nazionale sono infatti disponibili diversi strumenti di incentivazione per l’efficientamento ener- getico degli edifici, come certificati bianchi, eco-bonus, incen- tivi alle FER elettriche diverse dal fotovoltaico, il Conto termico 2.0 e il Fondo nazionale per l’efficienza energetica. Tra questi, il Conto termico 2.0 è in particolare l’unica misura apposita- mente dedicata a favorire la realizzazione di edifici nZEB per la pubblica amministrazione. L’incentivo prevede la possibilità di trasformare edifici pubblici esistenti e dotati di impianto di climatizzazione, con un intervento che contempla la possibi- lità di demolire e ricostruire, e di ampliare la volumetria fino a massimo del 25%. I costi massimi ammissibili sono compresi tra 500 e 575 euro a m 2 . I progetti Heart e Cravezero Una dura sfida è certamente trasformare in nZEB edifici esi- stenti, rendendoli intelligenti ed energeticamente performanti. A tale riguardo, il progetto europeo Heart (Holistic energy and architectural retrofit toolkit), guidato dal Politecnico di Milano, mira a realizzare un primo caso di studio di un ‘deep retrofit 4.0’ in Emilia Romagna, ossia una riqualificazione energetica pro- fonda di un edificio. Il progetto intende creare kit di strumenti per misurare, tracciare e aumentare l’efficienza energetica ne- gli edifici. Oltre a cappotto termico e sostituzione dei serra- menti, l’intervento punta alla sostituzione degli impianti, rim- piazzando la caldaia con pompe di calore e i termosifoni con smart fan-coil, per riscaldamento e raffrescamento. Oltre al fo- tovoltaico, sul tetto verrà installato un impianto solare termico. Obiettivo è ridurre i consumi energetici dell’80%, e realizzare un sistema di gestione e controllo avanzato che integri e faccia zioni del mercato elettrico. Il tutto in base alle informazioni e ai dati ricevuti in modalità M2M da sensori smart nell’edificio, che permettono di modificare il funzionamento degli impianti per un’ottimizzazione continua e adattiva dei con- sumi, assicurando comfort e consentendo all’u- tente di conoscere i propri consumi energetici. La consapevolezza degli utenti è difatti un tas- sello fondamentale per mantenere gli standard nZEB di un edificio nel suo ciclo di vita. L’am- ministrazione degli edifici nZEB richiede infatti competenze tecniche e gestionali mirate, e gli occupanti vanno informati e supportati per non vanificare gli sforzi fatti in fase progettuale e di realizzazione, con approcci sbagliati, interven- ti di manutenzione scorretta e comportamenti non idonei. La progettazione di un edificio nZEB richiede inoltre un approccio integrato tra archi- tettura, impiantistica e ingegneria. Qui la me- todologia BIM (Building Information Modeling) consente di andare al di là del solo modello geo- metrico tridimensionale del progetto, seguendo i parametri nZEB e integrando nello studio tutti i dati e le informazioni tecniche e funzionali re- lative ad analisi economiche e tecniche volte a ottimizzare il progetto stesso. La metodologia valuta quindi interazioni e possibili interferen- ze tra i vari aspetti architettonico, impiantistico e strutturale, per ottimizzare la realizzazione e la manutenzione, stimando infine anche il ciclo di vita dell’edificio. Alla progettazione BIM si af- fiancano quindi i Bems, Building Energy Mana- gement Systems, sistemi di gestione energetica degli edifici per il monitoraggio e il controllo del fabbisogno energetico dell’edificio in tutti i suoi aspetti, riscaldamento, climatizzazione e ventila- zione, illuminazione e sicurezza, con controllo di tutte le informazioni da un’unica unità operativa centrale per supportare la presa di decisioni per ottimizzazione energetica del sistema. Mappatura in Italia degli nZEB In Italia, l’Unità Tecnica efficienza energetica dell’Enea ha creato l’Osservatorio Nazionale de- gli Edifici a Energia quasi Zero, al fine di offrire a progettisti e decisori statistiche, buone pratiche e procedure per raggiungere lo standard nZEB. L’Osservatorio effettua la definizione di indica- tori rappresentativi e la raccolta di dati relativi agli nZEB in un’apposita banca dati, elaboran- do schede tipo e una mappatura degli edifici a energia quasi zero sul territorio, oltre a segnalare le politiche incentivanti disponibili. Alle attività dell’Osservatorio sono invitati a collaborare, in- viando i loro casi esemplari, tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, proprietari, professionisti, tecni- ci e società che realizzano e gestiscono edifici nZEB, agenzie territoriali e autorità locali, ordini di ingegneri e architetti, organismi di ricerca e Image by FelixMittermeier from Pixabay

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