Effinciency_and_Environment_03_2020
123 Efficiency & Environment - Marzo 2020 On Air Una collaborazione che guarda a risparmio energetico, flessibilità, silenziosità e innovazione Breton, azienda trevigiana che opera a livello internazionale nei settori delle macchine utensili e della pietra, ha scelto di utilizzare le centraline idrauliche CytroPac di Bosch Rexroth ( www.boschrexroth.it ) per la sua Matrix 800, centro di lavoro verticale a 5 assi preciso, flessibile e compatto adatto a lavorazioni di sgrossatura hi-feed, semi finitura e finitura su componenti di medie dimensioni in acciaio, lega leggera o compositi, progettato tramite virtual engineering & design. “Quello con Rexroth è stato un matrimonio quasi spontaneo” afferma Gabriele Corletto, business developer manager di Breton. “Tra i pilastri fonda- mentali che sempre consideriamo in fase di progettazione sono il risparmio energetico e la sicurezza sul lavoro. Le centraline CytroPac si sposano perfet- tamente con la nostra Matrix 800: la silenziosità, la compattezza e la riduzio- ne dei consumi che offrono, sono tra i plus principali che ci hanno portato a scegliere Rexroth e ci hanno permesso di ottenere esattamente i risultati che volevamo”. Continua Giovanni Toffano, sales engineer di Bosch Rexroth “Infatti risparmio energetico, riduzione degli spazi e del rumore e connettività sono i quattro pilastri su cui ci siamo trovati perfettamente allineati per lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia che possano rappresentare una risposta concreta alle esigenze del mercato e a quelle specifiche del cliente”. La collaborazione fra Breton e Bosch Rexroth è di lunga data: iniziata con la pneumatica, si è estesa poi alla parte oleodinamica e in seguito alla fornitura di guide lineari. Tra gli ultimi progetti di collaborazione di successo, le centraline idrauliche CytroPac per il sistema di Breton Matrix 800. Toshiba Carrier aprirà una nuova fabbrica in Europa Toshiba Carrier Corporation ( www.toshi- ba-carrier.co.jp ) ha annunciato la creazio- ne di una nuova filiale dedicata alla produ- zione a Gniezno, città situata nella Polonia centro-occidentale. La joint venture tra To- shiba Corporation e Carrier Corporation, che si focalizza su prodotti per riscalda- mento, la ventilazione e condizionamen- to dell´aria, investirà circa 3,0 miliardi di yen giapponesi in questa nuova filiale per rafforzare la sua presenza in Eu- ropa. L’Europa ha infatti registrato una solida cre- scita nel settore riscaldamento, climatizzazione e ventilazione e si prevede che tale mercato si espanderà ul- teriormente in futuro, trainato dalla crescente domanda di prodotti ad alta efficienza energetica necessari per affrontare il fenomeno del ri- scaldamento globale e rispettare le norma- tive sul risparmio energetico. L´Europa ha anche recentemente visto un consistente aumento delle vendite di apparecchiature di riscaldamento e di fornitura di acqua calda sanitaria che utilizzano pompe di ca- lore o pompe di calore aria-acqua (ATW), come alternativa sia alle apparecchiature di riscaldamento e di fornitura di acqua calda che utilizzano gas, sia ad altre calda- ie convenzionali. La nuova fabbrica consentirà a Toshiba Carrier di ridurre di un terzo i tempi di con- segna dei prodotti, di ridurne i costi e raf- forzarne l´assortimento per soddisfare le particolari esigenze del mercato europeo. il 2023, poiché contribuirà ad aumentare l’affidabilità e la resilienza dei sistemi elettrici decentralizzati. L’adozione di soluzioni alter- native di stoccaggio dell’energia, incluse le batterie a lunga durata per l’integrazione delle rinnovabili su vasta scala, crescerà almeno del 30% anno su anno fino al 2023. L’energia eolica continuerà a crescere e si registrerà un incremento delle capacità di stoccaggio relative specificamente ai venti on e offshore, con un vantaggio anche dal punto di vista economico. Inoltre, metà degli investimenti globali in energia eolica da qui al 2023 saranno rivolti a progetti e tecnologia offshore. Si prevede che le società di risorse naturali, dal settore minerario all’oil & gas, continueranno a investire in tecnologie per l’energia pulita o rinnovabile (tra cui la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio) per diversificare l’offerta e ridurre l’impronta di carbonio. Entro il 2023, le major dell’industria petrolifera e del gas che fanno parte della Oil and Gas Climate Initiative saliranno da 13 a 20. Si assisterà a un ritorno alla tecnologia pulita da parte di private equity e venture capital. Che sia cleantech o climate-tech, il quadro regolatorio, economico e scientifico nei confronti di queste tecnologie spingerà l’investi- mento privato globale a 600 miliardi di dollari entro il 2023. Foto tratta da www.pixabay.com
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