Effinciency_and_Environment_03_2020

121 Efficiency & Environment - Marzo 2020 editoriale C he bello svegliarsi alla mattina con una tazzina di caffè e ma- gari concedersi anche due fet- te di pane, tostate, ben calde mentre si leggono le notizie fresche del giornale… un rito quotidiano… ma ci avete mai pensato a quanto si sta consumando in energia? Una macchina da caffè domestica consuma circa 150 kWh all’anno. Un tostapane consuma in media 0,074 kWh per cinque minuti di utilizzo. Se poi ci si vuole concedere una tazza di lat- te caldo o si accende la tv il consumo di energia aumenta ogni minuto. Secondo quanto rilevato da Terna, il totale dell’energia elettrica richiesta in Ita- lia nel 2018 ammontava a 321,9 miliardi di kWh. Nel 2019 è scesa a 319,6 TWh, ma è pur sempre un dato importante. Se que- sto valore viene moltiplicato per l’intera popolazione mondiale, il dato che ne ri- sulta è elevatissimo così come è immensa la quantità di energia elettrica di cui stia- mo parlando e che da qualche parte deve pur essere generata. Molte sono le fonti di energia: carbone, petrolio greggio, gas na- turale, sole, vento, acqua, energia nucleare ecc. L’uomo le ha plasmate, concentrate, utilizzate. Ad oggi, il più grande impianto di produzione di energia del mondo è la diga delle Tre Gole che si trova nella pro- vincia di Hubei, in Cina. L’impianto, una centrale idroelettrica, genera potenza uti- lizzando 32 turbine Francis, turbine idrau- liche a reazione, con 700 MW di potenza nominale ciascuna, più due turbine da 50 MW, e produce 22.500 MW, più di due volte la potenza nominale totale installa- ta della più grande centrale nucleare del Energia! mondo, vale a dire l’impianto di Kashiwazaki-Kariwa, in Giappone, che arriva a 8.212 MW e che nella classifica delle centrali più grandi al mondo è al sesto posto. A seguire nella classifica si trova la diga di Itaipú tra Cile e Paraguay con una potenza di 14.000 MW; la diga di Xiluodu in Cina con 13.860 MW; la diga di Guri in Venezuela con 10.235 MW; la diga di Tucuruí in Brasile, 8.370 MW; la centrale nucleare dei Samurai citata prima; la diga della Grand Coulee negli Stati Uniti, 6.809 MW; la diga di Xiangjiaba in Cina, 6.448 MW; la diga di Longtan in Cina, 6.426 MW; la diga di Sayano-Shushenska- ya in Russia con 6.400 MW. Anche per quanto riguarda le centrali in costruzione come la diga di Baihetan, in Cina, che dovrà essere completata nel 2021 e la diga di Belo Monte, in Brasile, inaugurata a fine novembre 2019, nessuna è paragonabile a quella delle Tre Gole. Solo due ‘proposte’ come la diga Grand Inga nella Repubblica Democratica del Congo, e la centrale a energia mareomotrice della baia della Penžina, in Russia riusciranno forse a sorpassarla. E l’Italia? Sono molte le centrali elettriche in funzione, certo, con una produzione ben lontana da quella della classifica appena citata. Abbiamo però una chicca in ambito geotermico, la centrale di Lar- darello, sulle colline attorno a Pisa, che produce il 10% dell’energia geotermica mondiale, con un ammontare di 4.800 GWh annui, e dà energia a un milione di case italiane. Lardarello vanta il primato di essere la prima esperienza al mondo di sfruttamento dell’ener- gia geotermica, e quindi del vapore caldo che emerge dalla terra, proprio per la produzione di energia elettrica. E se pensiamo che la prima centrale elettrica realizzata al mondo è stata messa in fun- zione nel 1882 con lo scopo di alimentare l’illuminazione stradale e alcune case di privati a New York e la prima in Italia è stata inau- gurata l’anno dopo, era il 1883, a Milano, sufficiente per accendere all’epoca 4.800 lampadine a incandescenza, veramente un gran risultato, ma in disuso ormai da anni, quella di Lardarello, inaugu- rata nel 1905, quindi con ben 115 anni di attività, può ben essere considerata un piccolo vanto tutto italiano. Antonella Cattaneo Caporedattore di Automazione Oggi, Fieldbus&Networks, Efficiency&Environment

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