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AUTOMAZIONE OGGI 458 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 73 S SI tutorial: dpp-digital product passport in modo efficiente. Un altro aspetto interessante del passaporto digitale è la sua capacità di supportare l’economia circolare, nell’ottica di prolungare il ciclo di vita dei prodotti e ridurre gli sprechi, favorendo il riutilizzo e il riciclo delle risorse. I passaporti digitali dei prodotti sono perfettamente allineati a questa filoso- fia, in quanto forniscono una chiara documentazione su come i prodotti possono essere riparati, aggiornati o riciclati a fine vita. Ciò non solo riduce i rifiuti, ma incoraggia anche nuovi modelli di business basati su servizi di manutenzione e riparazione, anzi- ché sulla semplice vendita di prodotti nuovi. Tornando all’esem- pio dell’industria automobilistica, le potenzialità del DPP sono particolarmente evidenti. Le automobili moderne sono compo- ste da migliaia di componenti, molti dei quali difficili da smon- tare e riciclare. Con l’introduzione del passaporto digitale, le case automobilistiche possono gestire meglio l’intero ciclo di vita del veicolo, garantendo che i materiali utilizzati siano tracciabili e riciclabili. Inoltre, l’adozione di questo strumento permette di ridurre i costi operativi, grazie a una maggiore efficienza nella gestione della catena di approvvigionamento. Ma non è solo una questione di riciclo: grazie alla trasparenza del DPP, le aziende possono ottimizzare i loro processi di produzione, identificando fornitori più sostenibili e riducendo gli sprechi nelle fasi di fab- bricazione. Un altro settore che può beneficiare enormemente dell’adozione dei passaporti digitali è quello tessile. L’industria della moda è sotto pressione per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la trasparenza delle sue pratiche. Grazie al DPP, i produttori possono garantire che i loro capi siano realizzati con materiali sostenibili e tracciarne l’intero ciclo di vita, dal cotone raccolto nei campi alle fabbriche che li trasformano in abbiglia- mento. Ciò permette ai consumatori di fare scelte più consape- voli, sapendo con esattezza da dove proviene il capo e come può essere riciclato o riutilizzato alla fine della sua vita utile. Inoltre, il DPP consente alle aziende di combattere il ‘greenwashing’, cioè la pratica di dichiararsi ‘sostenibili’ senza fornire prove concrete: con il passaporto digitale, ogni aspetto della produzione dovrà essere documentato e verificabile. Per le aziende manifatturiere, i potenziali vantaggi del DPP sono molteplici: non solo possono migliorare la loro efficienza operativa, riducendo i costi e otti- mizzando i processi produttivi, ma possono anche dimostrare un impegno concreto verso la trasparenza e la sostenibilità, gua- dagnando la fiducia dei consumatori. Inoltre, i passaporti digitali aiutano le aziende a rispettare le normative in materia ambien- tale, sempre più severe in molti paesi. Obblighi normativi L’Unione Europea è uno dei principali attori nello sviluppo di normative riguardanti il passaporto digitale dei prodotti, in linea con il suo impegno verso l’economia circolare e la sostenibilità ambientale. Nel 2022, la Commissione Europea ha proposto una revisione della Direttiva Ecodesign nell’ambito della strategia del Green Deal europeo. La nuova proposta mira a introdurre un Esempio di Passaporto Digitale del Prodotto relativo a un capo di abbigliamento Fonte: foto GS1

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