AO 458

Attualità AUTOMAZIONE OGGI 34 | NOVEMBRE-DICEMBRE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 458 A maggio 2023, l’UE ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale l’entrata in vigore del regolamento Cbam - Carbon Border Adjustment Me- chanis, un meccanismo di ade- guamento del carbonio alle frontiere europee che ha un impatto significativo sulle aziende importatrici. In pratica il regolamento mira a prevenire la ‘fuga di emissioni di carbonio’ sottoponendo l’importazione di determinati gruppi di prodotti da paesi terzi (non UE e non Efta) a un’imposta sul carbonio. Per fare chiarezza abbiamo voluto incontrare Edoardo Oscari, marketing and PR specialist di ClimEase, una start-up svizzera di Lugano, che ha seguito tutta l’evoluzione del Carbon Border Adjustment Mechanism fin dal 2021, da quando quindi la Commissione Europea l’ha proposto. Chi è ClimEase? ClimEase è una start-up svizzera, che nasce a Lugano nel 2023 da Nicolas Endress, ceo dell’azienda, che ha sempre avuto a cuore il problema del cambiamento climatico. In breve tempo ClimEase ha espanso il suo raggio d’a- zione, ha acquisito una profonda conoscenza del Carbon Border Adjustment Mechanism in tutti i suoi aspetti tecnici, legali e finanziari. Ha cercato di capire gli ostacoli pratici di attua- zione di questo regolamento e si è strutturata con un team, una ventina di esperti, che vanta competenze in politica ambientale, procedure doganali, programmazione software, calcolo della CO 2 , e anche un team che conosce in modo approfondito l’ambito legislativo e finan- ziario. Competenze diverse che ci posizionano in modo ottimale per poter gestire tutte le esi- genze relative al Cbam. L’Unione Europea ha introdotto un nuovo tributo ambientale, il Cbam, ovvero il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, con l’o- biettivodi ridurre le emissioni di carbonioe incorag- giare una produzione industriale più pulita. Tutte le imprese sono soggette a questo regolamento? L’Unione Europea, da tempo impegnata verso un futuro più sostenibile, ha adottato numerose normative per promuovere pratiche eco-com- patibili, dal limitare gli sprechi alle direttive sul consumo energetico o di acqua. Tuttavia, no- nostante queste iniziative, la questione del ri- scaldamento globale necessita di un intervento più incisivo e ampio. La soluzione, supportata dalla maggior parte degli esperti ambientali e climatici, risiede nella tassazione della CO 2 , una misura che renderebbe economicamente svan- taggioso per le aziende continuare a inquinare e mira esattamente al problema delle eccessive emissioni di gas a effetto serra. Nel contesto di questi sforzi, l’EU ETS (Emission Trading System), creato nel 2006, ma veramente funzionale solo dal 2019, è stato implementato per regolare le emissioni di gas serra nel settore energetico e industriale, che rappresentano il 40% delle emissioni totali di CO 2 nell’UE. Tale sistema, che ha alcune criticità, permette alle aziende di comprare e vendere quote di emis- sione, spesso ricevute gratuitamente: in questo modo la tassazione risulta soltanto marginale e indiretta (tramite la compravendita) e per nulla incentiva la decarbonizzazione. Certo, questa tassazione, relativamente bassa, risultava ne- cessaria per prevenire il carbon leakage, ossia il trasferimento della produzione di materie prime in Paesi meno regolamentati, e quindi evitare di pagare la tassa. In questo scenario si inserisce il Cbam (Carbon Border Adjustment Mechanism), progettato Antonella Cattaneo @nellacattaneo Fonte: foto Shutterstock Cbam e l’era della Carbon Tax: una svolta per l’industria europea ClimEase è una start-up di Lugano e si prepara a guidare la decarbonizzazione globale dell’industria pesante Cbam - Carbon Border Adjustment Mechanis: meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere europee che ha un impatto significativo sulle aziende importatrici

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