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LINEA DIRETTA In BREVE AUTOMAZIONE OGGI 20 | NOVEMBRE-DICEMBRE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 458 Lo European Chips Act punta amobilitare 43miliardi di euro in investimenti pubblici e privati per la produzione di chip nel Vecchio Continente. Basterà a rendere l’Europa indipendente nella produzione di semiconduttori? L’analisi di reichelt elektronik Parità di genere certificata Con un punteggio di 84/100, RS Italia ( it.rs-online.com ) ha ottenuto per il secondo anno consecutivo la Certificazione per la Parità di Genere Uni/ Pdr 125:2022, migliorando ulteriormente il proprio sta- tus. “Questo riconoscimento conferma il nostro impegno continuo nel creare un am- biente di lavoro dove ogni persona si senta accolta, rispettata e valorizzata per ciò che è, garantendo che ogni individuo possa raggiungere il suo pieno poten- ziale senza ostacoli legati al genere” ha dichiaratoMar- cello Candotto, head of people dell’azienda. Premiati i cobot D-Bot I robot collaborativi (cobot) serie D-Bot di Delta ( www.delta-emea.com ) sono stati insigniti del presti- gioso ‘Red Dot: Best of the Best’ 2024 per il design e la creatività. Questo riconoscimento, il più alto nella categoria ‘Red Dot Award: Design Concept’, testimo- nia le capacità di Delta nella progettazione e sviluppo di soluzioni di produzione intelligenti. “Delta investe oltre l’8% dei ricavi in R&S; il design è un elemento chiave della nostra strategia di in- novazione” ha sottolineato Michael Mayer-Rosa, senior director Industrial Automa- tion Business Group di Delta Electronics Emea. Rittal inaugura il Calorimetric Lab È stato inaugurato presso lo stabilimento RCS di Va- leggio sul Mincio (Verona) il nuovo Calorimetric Lab di Rittal ( www.rittal.it ). Benché il gruppo disponga di 8 siti di produzione dislocati in tre continenti, un Calorimetric Lab era presente solo presso la sede centrale tedesca; la scelta della nuova apertura con- ferma l’importanza strategica del sito italiano per la produzione dei sistemi di raffreddamento (chiller, condizionatori, scambiatori di calore), destinati a essere commercializzati in tutto il mondo. Il nuovo laboratorio occupa una superficie di 120 m², dedicata interamente alle camere calorimetriche e ai relativi vani tecnici; sono presenti due camere ca- lorimetriche di 30 m² ciascuna, che possono essere unite in un’unica soluzione rimuovendo la parete di- visoria, così da consentire test su dispositivi di diverse dimensioni. Il sito è attrez- zato per testare una vasta gamma di apparecchiature in ambienti controllati. Inoltre, il Calorimetric Lab è in grado di testare appa- recchiature caricate con i nuovi refrigeranti conformi alla direttiva F-GAS, con classificazione A2L o A3. Chip made in UE C on la pandemia, l’Europa si è resa conto della sua forte dipendenza dall’Asia nella produzione di chip. Mentre la domanda di semicondut- tori esplodeva, le linee di produzio- ne si fermavano, specialmente nell’automotive, a causa dei ritardi nelle forniture. Da qui la necessità di far ripartire la produzione di chip sul Vecchio Continente. Lo ‘European Chips Act’ si propone di portare la quota europea di produzione di se- miconduttori dal 10% al 20% entro il 2030, con un pacchetto di misure da 43 miliardi di euro, di cui 3,3 miliardi dal bilancio dell’UE, destinate ad attirare investimenti pubblici e privati, promuove- re la ricerca e l’innovazione e preparare l’Europa per future crisi di approvvigionamento. A giugno 2023 sono stati approvati finanziamenti per circa 100 progetti, ma il compito non è facile. Inoltre, l’Europa può raggiungere una vera ‘sovranità’ nel- la produzione di semiconduttori solo attraverso la creazione di una catena del valore totalmente europea, con tutte le fasi di produzione in loco, altrimenti continuerà a essere vulnerabile alle interruzioni della catena di approvvigionamento globale e la dipendenza dall’Asia permarrà. Riportare la produzione di semiconduttori nella sua interezza in Europa, però, è più facile a dirsi che a farsi. Si tratta infatti di un processo altamente globalizzato; alla produzione front-end, che porta alla nascita dei cosiddetti ‘wafer’, sottili dischi di silicio che vengono forniti di circuiti e lavorati in modo da creare i chip, segue quella back-end, che comporta il test, l’assem- blaggio e il confezionamento (TAP) dei chip stessi. Molti grandi produttori di semiconduttori hanno esternalizzato la produzione back-end, affidandola a fornitori di servizi asiatici specializzati, per rispar- miare sui costi. Questi fornitori, conosciuti come Osat (Outsourced semiconductor assembly and test ven- dor), sono ubicati per lo più nella regione Asia-Paci- fico. In particolare, fra i 10 maggiori Osat al mondo, 6 hanno sede a Taiwan e 3 in Cina. In Europa, poi, vi è carenza di manodopera specializzata: secondo i calcoli di PwC Strategy, mancheranno circa 350.000 lavoratori entro il 2030 per raggiungere l’obiettivo del 20% di produzione UE dei chip; oggi mancano circa 62.000 lavoratori qualificati nell’industria dei semicon- duttori nella sola Germania. Un altro collo di bottiglia riguarda la produzione di silicio, la materia prima più importante per la creazione di microchip. Nel 2023 la Cina ne ha prodotto da sola circa 6,6 milioni di tonnel- late, circa 10 volte di più della Russia, il secondo Paese produttore (Fonte Statista https://de.statista.com/ statistik/daten/studie/157537/umfrage/produktion- von-silizium-weltweit-nach-laendern ). L’Europa deve quindi non solo aumentare la capacità produttiva e attirare manodopera qualificata, ma anche garantire la fornitura della materia prima. Per affrontare queste sfide, l’Europa deve adottare un approccio olistico alla produzione di componenti, diversificare le sue catene di approvvigionamento e distribuirle in regioni diverse, avviare collabora- zioni tra industrie, governi e istituzioni per formare e attrarre manodopera qualificata, rimuovere le barriere burocrati- che e aumentare gli investimenti in ricerca, sviluppo e infrastrut- ture. Solo così può re- alizzare il suo sogno di un’industria dei semi- conduttori locale, forte e indipendente. Tobias Wölk European Chips Act Fonte: fotoPixabay_jconejo
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