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NOVEMBRE-DICEMBRE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 458 | 113 n risultato che segna un passo si- gnificativo nello sviluppo dell’in- dustrializzazione della tecnologia e nella crescita della società” com- menta il Ceoe founder di Limenet ( https://limenet.tech ), Stefano Cappello. Limenet è una delle tante ec- cellenze italiane di cui ci piace parlare e che, attraverso una tecnologia elevatissima, è in grado di trasformare l’anidride carbonica in una soluzione acquosa di bicarbonati di calcio, con potenziali effetti benefici per l’ecosistema marino. Vediamo come. Intanto è necessario dire che Limenet opera nell’ambito della rimozione di anidride car- bonica con lo stoccaggio attraverso il mare. “Per farlo” ci racconta Stefano Cappello “ha messo a punto una tecnologia che permette lo stoccaggio del carbonio in forma di bicar- bonati. Semplificando, la tecnologia in que- stione funziona così: dal carbonato di calcio (presente in natura in grandissime quantità, si pensi che è il 7% della crosta terrestre), acqua marina ed energia rinnovabile, Limenet è in grado di trasformare l’anidride carbonica, rac- colta dall’atmosfera o da altre sorgenti, in una soluzione acquosa di bicarbonati di calcio. In questo modo è possibile ottenere una solu- zione di stoccaggio di CO 2 duratura e stabile (per oltre 10 mila anni) all’interno di mare e oceani. Questo processo offre un duplice beneficio: da una parte, trasforma l’anidride carbonica contrastando il cambiamento cli- matico, dall’altra, dissolvendo i composti carbonatici nell’acqua marina, ne aumenta l’alcalinità, cioè la capacità di resistere ai cam- biamenti nei livelli di acidità, con potenziali benefici per l’ecosistema marino”. In realtà, noi sappiamo che l’azione trasfor- mativa di Limenet avviene anche in natura, ma con tempi estremamente più lunghi: è chiamato ‘ciclo geologico del carbonio’, un processo naturale attraverso il quale il carbo- nio presente nell’atmosfera viene scambiato con la geosfera (il terreno), l’idrosfera (mari e oceani) e la biosfera (le acque dolci come laghi e fiumi). Prima che le emissioni legate alle attività dell’uomo sul pianeta raggiun- gessero i preoccupanti livelli di oggi, per millenni, i processi naturali di assorbimento hanno mantenuto stabile l’equilibrio carbo- nico della nostra atmosfera. Questo perché i principali depositi di anidride carbonica del nostro pianeta sono proprio mari e oceani: l’acqua salata, infatti, permette l’assimilazione dell’anidride carbonica per poi neutralizzarne l’acidità grazie alle rocce carbonatiche. Come si passa dall’anidride carbonica al bicarbonato di calcio quindi? “Il processo della tecnologia Limenet” conti- nua Cappello “prevede 3 step. In una prima fase si cattura la CO 2 dall’atmosfera: metà della calce prodotta nella fase 3 del pro- cesso viene utilizzata per catturare la CO 2 dall’atmosfera. O tramite carbonatazione della calce stessa o tramite l’utilizzo di CO 2 biogenica proveniente da gassificazione di biomassa. Nella seconda fase avviene la fran- tumazione, la calcinazione e l’idratazione: la materia prima calcarea (carbonato di calcio) viene triturata, calcinata e quindi trasformata in calce viva e anidride carbonica, attraverso la decomposizione termica all’interno di un forno alimentato da energia elettrica rinno- vabile. La calce viva viene quindi idratata per ottenere calce spenta. La terza e ultima fase invece riguarda lo stoccaggio di CO 2 della calcinazione con bicarbonati di calcio: poco più della metà della calce spenta otte- nuta viene utilizzata per rimuovere l’anidride carbonica prodotta. Tutto questo delicato e complesso processo avviene nel reattore di Limenet: mescolando anidride carbonica e idrossido di calcio in acqua di mare si ottiene bicarbonato di calcio, che conferisce all’am- biente marino le sue proprietà alcaline. L’al- tra metà della calce spenta è a disposizione per la cattura della CO 2 descritta nella fase 1”. Al termine di questo ciclo cosa avviene? “Queste fasi permettono la produzione di emissioni negative di CO 2 . L’anidride carbo- nica può essere rimossa anche da contattori (ventilatori di grosse dimensioni) che filtrano l’aria atmosferica catturandone la CO 2 in ec- cesso o da processi industriali, da ciminiere di navi o industrie dove la si può catturare attra- verso filtri industriali. Questa CO 2 viene fatta reagire con la calce spenta decarbonizzata prodotta da Limenet per generare carbonati o bicarbonati di calcio. Questi ultimi, quando dispersi inmare, ne garantiscono l’aumento di alcalinità e quindi benefici al contrasto dell’a- cidificazione del mare”. La società intanto annuncia un aumento di ca- pitale di cinque milioni di euro per costruire nel 2025 un nuovo impianto industriale mo- dulare capace di rimuovere in continuo circa 2.000 tonnellate di CO 2 l’anno. Da anidride carbonica a soluzione acquosa Lucilla La Puma AUTOMAZIONE OGGI START-UP “U Stefano Cappello, CEO e founder di Limenet

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