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Tavola rotonda AUTOMAZIONE OGGI 80 | OTTOBRE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 457 incredibili (quello che fanno ci emoziona!). I team finalisti presentano i loro elaborati in con- comitanza con il Festival dell’Economia che si tiene ogni anno a Trento. Una rappresentanza di Bosch è parte della giuria; alcuni di questi progetti sono diventate piccole start-up che stanno pian piano prendendo piede”. Munari afferma: “Gli istituti tecnici, gli ITS e le università trovano nel programma AcadeMy di Mitsubishi Electric un’opportunità concreta per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, for- mandoli sulle tecnologie con cui si troveranno a operare da subito e in futuro. Da diversi anni la nostra azienda collabora con gli ITS presenti in Italia attraverso percorsi formativi post-di- ploma di alta specializzazione in meccatronica e automazione. La nostra proposta formativa, come anticipato, include anche stage, che con- sideriamo veri e propri percorsi di crescita e la- voro, durante i quali gli studenti sono immersi concretamente nelle attività aziendali. Il pro- gramma AcadeMy, inoltre, offre l’opportunità di visite in presenza al nostro showroom nella sede di Vimercate, dove gli studenti possono non solo avere una panoramica dei numerosi prodotti di automazione, ma anche toccare con mano le soluzioni complete grazie alle demo che riproducono applicazioni reali di macchine e impianti industriali. Dal 2020 Mitsubishi Electric ha messo a disposizione delle scuole MentorME, un’innovativa piattaforma gratuita a supporto della didattica in ambito tecnico, disponibile online e fruibile a livello nazionale. Mentor ME è nata con l’intento di fornire agli studenti degli istituti tecnici strumenti e piani didattici esperienziali di e-learning e smart wor- king per formarsi e orientarsi nei settori dell’au- tomazione industriale, della meccatronica e della climatizzazione, offrendo una nuova esperienza di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento). Trattandosi di una piattaforma di e-learning, MentorME ha il grande vantaggio della capillarità, consen- tendo di raggiungere tantissimi studenti in qualsiasi località del territorio italiano”. Scaccabarozzi precisa: “Schneider Electric, in chiave globale, ha dato vita al programma ‘Innovation at the Edge’, un corporate inno- vation program che si struttura su varie linee d’azione: un fondo di venture capital da 1 mi- liardo di euro per l’incubazione di start up e investimento in realtà innovative, joint venture trasversali, attività di sviluppo di nuovi modelli di business. Questo ci offre la possibilità di lavo- rare su aree complementari al nostro business, acquisire competenze e anche talenti, in ambiti a forte impatto tecnologico, sviluppando ulte- riori progettualità. Usiamo anche strumenti più classici, come le competizioni rivolte ai giovani; ne è un esempio la nostra ‘Go Green!’, alla quale partecipano team di giovani con progetti inno- vativi in ambiti per noi chiave, dall’energia alla sostenibilità”. Perché molte aziende considerano ancora la formazione aziendale un costo piuttosto che un investimento? Quanto costa a un’azienda la mancata formazione del personale? Munari afferma: “Lavorare nel mondo dell’au- tomazione industriale significa operare in un ambiente complesso, competitivo e con tempi di sviluppo sempre più ristretti. In questo con- testo, le risorse destinate alla formazione strut- turata possono sembrare superflue rispetto alle esigenze operative quotidiane. Di conse- guenza, si osserva spesso una formazione ‘fai da te’ che, tuttavia, tende non solo ad allungare i tempi di sviluppo dei progetti, ma anche a li- mitare il pieno sfruttamento delle tecnologie avanzate. Investire in formazione, invece, mi- gliora l’efficacia delle soluzioni tecnologiche, accelera lo sviluppo e l’implementazione dei sistemi di automazione e potenzia la competi- tività dell’azienda, garantendo così un successo sostenibile e a lungo termine”. Continua Scaccabarozzi : “Quando non si fa formazione in azienda esiste un problema di visione di lungo periodo. Per non sostenere nel breve periodo un costo, si rischia di pagare molto di più, perché le persone che hanno possibilità di fare formazione si sentono va- lorizzate, preziose per l’organizzazione e non stimolarle in questo senso riduce il loro coinvol- gimento. C’è anche un altro aspetto culturale, legato a una concezione di formazione ferma all’idea dell’aula dove imparare qualcosa: bi- sogna capire che esiste, ed è molto fruttuoso, un approccio di formazione ‘on the job’, che può essere egualmente pratico ed efficace. Internamente Schneider non si risparmia: in Italia facciamo più di 90.000 ore di formazione all’anno ai nostri dipendenti, e questa attività così intensa serve a gestire un ciclo di vita delle competenze che è sempre più breve (se prima si parlava di 10-15 anni, oggi, per esempio, su competenze come quelle digitali siamo a 3-5 anni). Abbiamo dei programmi di formazione di base (Essentials) e un programma ‘Digital Boost’ per aumentare le competenze digitali, e percorsi di upskilling legati al ruolo ricoperto”. Saccon puntualizza: “La formazione conti- nua è l’elemento chiave per mantenere alto il valore del capitale umano. La formazione è la ‘benzina’ con cui se ne rigenera continua- mente il senso, senza di essa viene a perdere valore. Se è vero che è previsto che, media- mente, le nostre competenze diventino ob- solete dopo 6 anni, ne deriva la necessità di mettere costantemente in campo attività di upskilling e di reskilling. Oggi più che mai questa è una priorità assoluta. Formazione non è solo continuare a migliorare una com- petenza, è proprio aprire lo sguardo, è appren- dere cose nuove, è imparare ad imparare cose nuove. Investiamo tantissimo su questi temi, cercando di lavorare a 360 gradi proprio per stimolare quello che per noi è il fattore fon- damentale di crescita di un’organizzazione, vale a dire la curiosità. Se le persone non sono curiose, se non hanno desiderio di mettersi in gioco e di continuare a imparare, il valore del capitale umano diminuisce. In questo senso in Bosch abbiamo cercato di stimolare interesse non solo su tematiche tecniche, ma anche su temi di sviluppo personale, di miglioramento della società e dell’ambiente. Lo facciamo attraverso TedTalks dedicati, o attraverso ini- ziative di corporate social responsability, che possono potenzialmente coinvolgere tutta la nostra comunità aziendale. Abbiamo anche aperto due librerie, una virtuale e una fisica, dove i nostri collaboratori possono richiedere l’acquisto e/o prendere tutti i libri che vo- gliono, gratuitamente, convinti come siamo che anche la lettura stimoli curiosità e aper- Alessandro Munari, academy education coordinator, divisione Factory Automation di Mitsubishi Electric
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