Automazione Oggi 457

Tavola rotonda AUTOMAZIONE OGGI 78 | OTTOBRE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 457 prio lavoro. A tutti i livelli, curiamo in maniera estremamente attenta il processo di selezione. Per incentivare le persone e trattenerle con noi lavoriamo a 360 gradi sul singolo, usando tutti gli strumenti disponibili: compensazione, formazione, welfare e benefit, wellness, bilan- ciamento vita lavoro ecc. Come comunità, la- voriamo sulla responsabilità dei manager nel creare un ambiente di lavoro coinvolgente e inclusivo, e verifichiamo costantemente l’al- lineamento di tutta l’organizzazione rispetto agli obiettivi”. Saccon sottolinea: “Il modo in cui le aziende si approcciano al mercato del lavoro si avvi- cina sempre di più al modo in cui il marketing si sforza di avvicinare il prodotto al consuma- tore: per acquisire talenti si propone loro un prodotto che altro non è che l’azienda in cui si vorrebbe inserirli. Oggi, di fatto, sono i can- didati a scegliere l’azienda, non viceversa. Si dice che i giovani ‘a caccia di lavoro’ non cer- chino ‘compenso’, ma ‘senso’. Ragion per cui dobbiamo essere in grado di trasmettere, al di fuori del perimetro aziendale, quelli che sono i valori che ci guidano. Sono asset non tangibili, quindi non è semplice farne oggetto di comuni- cazione: come Bosch Rexroth siamo impegnati a illustrare chi siamo, vale a dire una realtà dif- ferente da tante altre perché portatrice di una cultura e di un’umanità diverse. Lo facciamo at- traverso i nostri collaboratori, figure indispen- sabili alla co-creazione della nostra immagine, i quali vanno nelle scuole, magari la stessa che hanno frequentato da ragazzi, a raccontare la loro storia lavorativa. Lo facciamo creando part- nership con gli enti di territorio, in un’ottica di corporate social responsability, al fine di far co- noscere chi siamo e quello che valiamo, al di là di quello che produciamo. Ci proponiamo sem- pre più come ‘partner’ di formazione personale e professionale verso i giovani. Per questo siamo presenti con le nostre Aca- demy (4 solo quest’anno), proponendo ai ra- gazzi di compiere insieme un percorso di 2/3 anni di formazione e di lavoro, non solo con- centrandoci sullo shaping delle loro compe- tenze tecniche, ma anche per fare in modo che possano inserirsi in azienda con un’attitudine relazionale costruttiva verso i loro futuri colle- ghi”. Munari racconta: “Collaboriamo con scuole e università per contribuire allo sviluppo delle competenze nei giovani. Ogni anno attiviamo stage per studenti con l’obiettivo di formare le nuove generazioni, proponendo un percorso di crescita pluriennale. Durante i periodi di stage adottiamo, sin dai primi giorni, una metodolo- gia basata sull’esperienza pratica: con l’ausilio di una persona che svolge il ruolo di tutor, lo stagista viene inserito in un gruppo di lavoro, permettendogli di interagire con le diverse funzioni aziendali. In questo modo si vuole far vivere un’esperienza di lavoro reale, che stimoli e promuova la conoscenza delle diverse attività aziendali, al fine di comprendere quali siano le competenze richieste nei vari ruoli che struttu- rano l’azienda. L’attenzione, tuttavia, non è rivolta solo ai nuovi talenti; è stato per questo implementato un progetto orientato all’evoluzione delle figure professionali già presenti in azienda. In questo modo si vuole accrescere e consolidare il patri- monio di conoscenza aziendale, mantenendolo conforme con il cambiamento del mercato e delle sue necessità”. Open Innovation o innovazione aperta e distri- buita è una modalità di collaborazione che va al di fuori dei confini dell’azienda e che contempla una cooperazione non solo con università e isti- tuti di ricerca, ma con start-up, aziende…è anche un modo per trovare talenti ‘as a service’. La sua azienda promuove questa apertura? Ha esempi? Riprende Redavide : “Certamente, si tratta per noi di un’attività a cui dedichiamo tempo ed energie, in quanto la formazione, anche dei giovani, è fondamentale non sono in un’ot- tica futura ma soprattutto nella gestione del presente. Da diverso tempo, infatti, abbiamo avviato programmi in collaborazione con isti- tuti secondari e post-secondari del territorio, come il liceo scientifico Giulio Natta di Rivoli, e ITS tra i quali l’ITS Mobilità Sostenibile Aerospa- zio/Meccatronica di Torino. Con riferimento al liceo Natta, cito anche le attività di alternanza scuola lavoro (ma questo vale anche per altri istituti) e l’allestimento del laboratorio ‘La TO 6-99’, per cui abbiamo fornito una nostra cella robotica. Si tratta di un progetto ambizioso, che coinvolge anche l’Istituto Buniva di Pinerolo e l’Istituto Avogadro di Torino, e permette di offrire uno spazio idoneo alla didattica rivolta ai bambini della scuola primaria e dei ragazzi della scuola secondaria di I e II grado. Inoltre, non posso non citare la collaborazione con Va- leria Cagnina e Francesco Baldassarre, fondatori di ‘OFpassiON’, la scuola di robotica e tech ri- volta ai bambini a partire dai 3 anni. E ancora la stretta partnership con Antonio Frisoli, pre- sidente di Artes 4.0, ‘Industry 4.0 Competence Center on Advanced Robotics and enabling digital Technologies & Systems 4.0’, e docente di robotica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Senza dimenticare un esempio di recente sviluppo volto a promuovere una corretta for- mazione e informazione tra i canali più usuali, nato dalla collaborazione che da diversi anni portiamo avanti con API Torino, Associazione Piccole e Medie Imprese, con l’intento di tro- vare la migliore strategia per promuovere sul territorio la cultura robotica e dell’automa- zione”. Continua Saccon : “Il Gruppo Bosch vanta un programma che si chiama ‘Robert Bosch Open Innovation Partnership Program’, nato allo scopo di fare scouting, relativamente ad alcune tecnologie di ciascuna linea di business, per ciò che concerne possibili partnership, nonché la partecipazione-acquisizione di start-up. In par- ticolare, per ciò che riguarda Bosch Rexroth, ricerchiamo costantemente partner per il mondo ctrlX Automation. Allo scopo esiste un sito attraverso cui chiunque abbia un’idea di business può contattare direttamente la nostra casa madre. A livello locale, come detto, svilup- piamo sempre più partnership con università e con istituti tecnici superiori, spesso in collabo- razione anche con altri enti, vedi la camera di commercio italo-tedesca, e con altre aziende del territorio nostre clienti. In più, in qualità di Gruppo Bosch Italia, sosteniamo attivamente una onlus che si chiama Enactus, che si pre- figge di mettere insieme studenti, professori e aziende al fine di sviluppare progetti di innova- zione in materia di sostenibilità. Sono progetti Chantal Scaccabarozzi, VP risorse umane di Schneider Electric Italia

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