Automazione Oggi 457

SPECIALE OTTOBRE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 457 | 53 essere progettati per sollevare e trasportare 1 o più tonnellate; − i rimorchiatori si agganciano a uno o più carrelli automatizzati o non automatizzati carichi di materiale e li portano da un luogo all’altro; la maggior parte di essi è indicata per circa 1 t, ma sono disponibili modelli per carichi di 20 t. Inoltre, sono disponibili modelli che possono funzionare autonoma- mente o essere guidati manualmente da un operatore; − I carrelli elevatori robotizzati sono disponi- bili in diverse configurazioni, tra cui tran- spallet, carrelli controbilanciati e veicoli da corsia stretta. A seconda del design possono movimentare diverse tonnellate e sollevare il carico a oltre 10 m di altezza; − i trasportatori di carico sono piattaforme mobili automatizzate in grado di prelevare materiali dalla fine di una linea di trasporto, da stazioni di carico robotizzate e da altri sistemi automatizzati. Le loro capacità di ca- rico tendono a essere inferiori rispetto agli altri tipi di AMR e AGV. AGV e AMR: quali sono le differenze? Gli AGV e gli AMR possono avere configurazioni simili, ma non le stesse capacità. Per spostarsi da un luogo all’altro, per esempio, gli AGV utilizzano binari esterni realizzati con bande magnetiche, nastri/vernice o fili sul/nel pavi- mento; non possono andare da nessuna parte senza questi binari esterni. Gli AMR, invece, utilizzano una combinazione di sensori interni ed esterni, collegati in modalità wireless, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale (AI) e dell’ap- prendimento automatico (ML) per pianificare il percorso più efficiente ed evitare gli ostacoli in modo dinamico. Gli AGV sono stati sviluppati prima dell’introdu- zione dell’Industria 4.0, e recentemente si sono evoluti per adattarvisi, così oggi le differenze non sono nette come un tempo. Permangono, a ogni modo, somiglianze e differenze, come per esempio nel tipo di navigazione e nelle modalità di evitamento degli ostacoli. La navigazione è il principale elemento di dif- ferenziazione: gli AGV possono viaggiare solo su percorsi predefiniti, mentre gli AMR possono utilizzare percorsi variabili in un’area o in un ambiente predefinito. Poiché si muovono au- tonomamente, gli AMR hanno ampie capacità di evitare gli ostacoli e di identificarne di nuovi, per esempio un pallet posizionato in un corri- doio precedentemente libero, rilevando ed evi- tando anche il personale sul proprio percorso. I primi modelli di AGV avevano capacità limitate di evitare gli ostacoli, e le aree in cui venivano utilizzati erano pensate senza la presenza di persone. I nuovi AGV includono una maggiore varietà di sensori, che li rendono più sicuri per l’uso in prossimità delle persone. Tuttavia, seb- bene gli AVG siano in grado di identificare gli ostacoli, non possono aggirarli come invece posson fare gli AMR. Gli AVG, infatti, si fermano finché l’ostacolo non viene rimosso. Alcuni mo- delli possono riprendere automaticamente la marcia, se l’ostacolo viene spostato. Inoltre, gli AMR consentono una maggiore flessibilità e possono essere riprogrammati per l’impiego in nuovi ambienti senza modifiche fisiche. Quando un AGV viene introdotto in un nuovo ambiente, i binari di guida devono es- sere installati o modificati per supportare i per- corsi di viaggio necessari; inoltre, gli AGV sono limitati a un singolo compito, che prevede lo spostamento di materiale da un punto prede- terminato a un altro, e possono essere ‘distur- bati’da cambiamenti nell’ambiente circostante, come l’aggiunta di nuove attrezzature che ri- chiedono modifiche al percorso di viaggio. Grazie alla loro maggiore capacità di evitare gli ostacoli, gli AMR sono generalmente conside- rati più sicuri degli AGV, ma la questione non è semplice: entrambi possono essere dotati di interruttori di arresto di emergenza e di sensori per identificare gli ostacoli (persone incluse) ed evitare di colpirli. Gli AMR sono progettati per essere utilizzati in prossimità delle persone e includono numerose misure di sicurezza; tut- tavia, gli AGV si muovono lungo percorsi pre- determinati e il personale sa in anticipo dove si troveranno, in modo da evitare più facilmente il contatto con loro. Entrambe le tecnologie sup- portano dunque elevati livelli di sicurezza. Sfide di implementazione AGV e AMR richiedono l’impiego di un’infra- struttura specifica. In generale, le installazioni per gli AMR possono essere completate più rapidamente e sono meno impattanti rispetto a quelle per gli AGV; questi ultimi richiedono l’installazione di binari di guida per suppor- tare la navigazione da punto a punto. Gli AMR dipendono da vari sensori installati in tutta la struttura, che contribuiscono a fornire una conoscenza dettagliata della situazione e un supporto alla navigazione. Gli AMR sono adatti all’uso in ambienti e applicazioni più complessi, per esempio un AMR può essere programmato per lavorare in collaborazione con un addetto alla raccolta ordini in un’applicazione ‘a catena’. Queste differenze rendono in genere gli AMR più adatti all’uso in ambienti di ’Industria 4.0, dove sono previsti cambiamenti che devono essere supportati in modo efficiente (si veda figura 2). Manutenzione e costi: aspetti dal doppio risvolto Gli AGV sono macchine più semplici, con un minore numero di sensori e possono richiedere meno manutenzione degli AMR, tuttavia, l’infra- struttura di supporto necessaria agli AGV può Fig. 2 - Gli AGV si muovono lungo percorsi fissi, il che li rende meno adatti a molte applicazioni di Industria 4.0 Fonte: foto Getty Images

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