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Panorama OTTOBRE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 457 | 29 un magazzino, suggerendo il posizionamento ottimale delle merci in base alla frequenza di prelievo, alle dimensioni e alle relazioni tra i prodotti. L’AI è assolutamente in grado, e lo sarà sempre meglio, di adattare rapidamente i piani logistici di un’impresa in risposta a cam- biamenti imprevisti nella domanda, o interru- zioni della catena di approvvigionamento. La manutenzione predittiva di un impianto logi- stico è già oggi una realtà acclarata. È evidente che l’AI è una tecnologia pervasiva e l’ambiente logistico ne sarà molto condizionato, ma neces- sita anche di analisi e di capacità interpretative: la formazione dovrà tenerne conto e non poco. Le nuove tecnologie rappresentano un game changer, se il loro utilizzo è massivo e struttu- rato. Ci arriveremo, magari prima di quanto si possa immaginare, ma penso che molto debba dipendere dalle nuove generazioni di logistici e da nuove figure da inserire nella filiera intralogi- stica, per esempio il data analyst“. Per Paolo Ravasio , DC manager Italy di RS Italia ( https://it.rs-online.com/web ): “L’intralo- gistica sta vivendo una rivoluzione senza pre- cedenti grazie all’AI e al machine learning. RS Italia ha scelto di implementare queste tecnolo- gie per migliorare l’efficienza, la qualità e la fles- sibilità dei processi. L’integrazione di AI e ML permette, per esempio, la creazione di dashbo- ard interattive che monitorano in tempo reale le prestazioni e i carichi di lavoro, fornendo una visione chiara e immediata delle operazioni intralogistiche. Il vero punto di svolta risiede nell’analisi predittiva: grazie agli algoritmi è possibile anticipare future problematiche nei processi e suggerire azioni correttive con il giusto lead time. Questo consente alle aziende di reagire prontamente alle variazioni della do- manda, mantenendo alti standard di servizio e qualità. L’implementazione di queste tecnolo- gie rende le aziende più agili e resilienti ai cam- biamenti del mercato; la capacità di prevedere e rispondere efficacemente agli imprevisti non solo ottimizza i processi interni, ma rafforza anche la competitività aziendale, offrendo ai clienti un servizio più affidabile e tempestivo“. Anche Leuze Italia ( www.leuze.com/it-it ), se- condo l’opinione dell’amministratore dele- gato Antonio Belletti , è convinta che queste tecnologie saranno importanti per il futuro del comparto: AI e ML sono concetti tecno- logici strettamente connessi e influenzano l’intero mondo produttivo, dunque anche l’in- tralogistica; entrambi incidono già oggi molto in Leuze. “Un ambito intralogistico nel quale AI e ML giocano un ruolo significativo quanto a innovazione è sicuramente quello del ricono- scimento automatico dei prodotti. Le soluzioni di visione artificiale Leuze possono identificare e classificare automaticamente i prodotti in entrata e in uscita dal magazzino, facilitando la gestione dell’inventario e il picking. Ma anche nell’ottimizzazione del layout del magazzino la nostra sensoristica avanzata può risultare decisiva: l’analisi dei dati sensoristici e dei flussi di lavoro può aiutare a ottimizzarlo, riducendo le distanze di percorrenza e migliorando l’effi- cienza del picking e dello stoccaggio. La sen- soristica intelligente consente anche di fare manutenzione predittiva sugli impianti. Grazie all’analisi dei dati di utilizzo si possono preve- dere i guasti e si può programmare la manu- tenzione in modo proattivo, evitando fermi inaspettati e riducendo i costi. AI e ML incidono anche sul picking assistito, sulla movimenta- zione delle merci, sull’ottimizzazione del tra- sporto interno e, in generale, sulla gestione della supply chain attraverso la tracciabilità dei prodotti. Entrambe queste tecnologie entre- ranno sempre più in tutta la catena produttiva industriale, quindi anche nell'intralogistica“. Marco Marella , general manager di FasThink ( www.fasthink.com ), ha una visione molto chiara del futuro tecnologico del comparto: “L’intralogistica sta ‘svoltando’ verso una nuova era e la spinta di questo cambiamento viene, in estrema sintesi, dall’energia di alcuni fattori. Al primo posto l’AI, ormai universal- mente popolare ed il cui spettro applicativo è ampio; subito dopo i Big Data; ‘last but not least’, l’automazione che, attraverso un’of- ferta tecnologica, soprattutto robotica, sem- pre più performante e vicina alle necessità di trasformazione delle aziende, sta cambiando i magazzini da semplici spazi per le merci, ‘lon- tani’ dal ciclo produttivo, a centri nevralgici finalmente tecnologici, sostenibili e compiu- tamente integrati. Questo cambiamento non solo ha prodotto più efficienza e produttività, ma ha aperto anche nuovi scenari per il set- tore logistico verso un futuro più connesso e sostenibile. L’integrazione dell’IoT abilita un quadro gestionale e di monitoraggio degli asset in chiave Industria 5.0; si possono otte- nere dati in tempo reale sulla posizione esatta delle merci, sulle condizioni ambientali, quali temperatura e umidità, sul consumo energe- tico e sullo stato di salute degli impianti e delle macchine. Conseguentemente, sarà possibile ottimizzare gli spazi, diagnosticare preventi- vamente delle criticità sui prodotti sensibili e rilevare le necessità di manutenzione agli impianti, ridurre così i fermi e i tempi morti, allungare la vita agli asset. Al contempo, l’AI sta cambiando il modello della qualità della raccolta dei dati, che oggi sono molto più pu- liti e utili per prendere decisioni più solide e, quindi, meno rischiose. Inoltre, si potranno prevedere con precisione le oscillazioni della domanda degli articoli, ottimizzare i flussi e la movimentazione delle merci all’interno del magazzino, quindi ottimizzare le scorte, mi- gliorare la rapidità e l’accuratezza delle opera- zioni ripetitive di picking e confezionamento, queste ultime spesso assegnate ai robot mo- bili autonomi di ultima generazione“. Claudio Carnino, managing director di Interroll Italia Marco Marella, general manager di FasThink
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