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LINEA DIRETTA In BREVE AUTOMAZIONE OGGI 20 | OTTOBRE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 457 Uno sguardo al mercato: consuntivi 2023 e previsioni per il 2024 secondo i dati elaborati da due fra lemaggiori associazioni del mondo dell’industria, Ucimu e Federmacchine A supporto della formazione Consapevole dell’importanza della formazione tec- nica delle nuove generazioni, Eplan ( www.eplan.it ) ha potenziato la sua proposta ‘Education’, che mette a disposizione dei docenti delle licenze per l’utilizzo didattico del software Eplan Electric P8 e i suoi add- on. Il programma offre agli studenti strumenti utili per concretizzare quanto imparato in via teorica, e fornisce un’esperienza diretta per sviluppare progetti pratici di ingegneria elettrica, gemelli digitali e schemi rispon- denti ai reali standard industriali. Avvicendamento in Siemens Floriano Masoero, presidente e CEO di Siemens Italia ( www.siemens.com/it/it.html ) dal 2022 e attuale smart infrastructure head, ha assunto anche la carica di di- gital industries head, a guida del business industriale in Italia, in sostituzione di Giuliano Busetto che, dopo una carriera durata 22 anni, coronata da importanti ri- sultati, ha deciso di lasciare l’azienda. Riconferme in Anie Andrea Bianchi, AD di Heidenhain Italiana dal 2002, è stato riconfermato alla presidenza di Anie Automa- zione ( https://anie.it ) per il biennio 2024-2026. Ricon- fermati al suo fianco i tre vicepresidenti: Maria Chiara France- schetti (AD di Gefran) con delega a ‘Energia e sostenibilità’, Fabio Massimo Marchetti (executive partner Linfa Digitale) con de- lega alla ‘Transizione digitale’, e Fabio Udine (AD Logika Control) con delega a ‘R&S ed education’. 2023-2024: facciamo i conti I l 2023 si è confermato anno favorevole per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione. Il nuovo re- cord di produzione è stato però determinato esclusivamente dall’ottimo andamento delle esportazioni; in calo, invece, la domanda interna. Le previsioni per il 2024 sono di un calo modera- to: al trend positivo dell’export si contrappone la riduzione delle consegne sul mercato domestico. D’altra parte, il rallentamento della raccolta ordini nella prima parte dell’anno è frutto dell’incertezza del contesto, sia in Italia che all’estero. Questo, in sintesi, il quadro che emergedai dati di con- suntivo elaborati dal Centro Studi&Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi per Produrre ( www.ucimu.it ). In particolare, nel 2023 il fatturato di settore ha rag- giunto la cifra di 11.012 milioni di euro; la produzione si è attestata a 7.615 milioni di euro (+4,6% rispetto al 2022); le esportazioni hanno raggiunto la quota record di 4.223 milioni di euro (+21,8%), con Stati Uniti (567 milioni, +17,5%), Germania (359 milioni, +17,2%) e Cina (286 milioni, +26,6%) come princi- pali mercati di sbocco dell’offerta italiana nel 2023. Il consumo interno, invece, è calato del 7,8% (5.816 milioni), penalizzando le consegne dei costruttori italiani, scese dell’11% (3.392 milioni di euro), e le importazioni, in calo del 3% (2.425 milioni di euro). Il 2024 segnerà, secondo Ucimu, un leggero arre- tramento dell’industria italiana del comparto, il cui andamento si manterrà comunque su livelli me- diamente alti. Al calo moderato registrato da tutti i principali indicatori economici si contrappone infatti la crescita dell’export. La produzione si attesterà sui 7.450 milioni di euro (-2,2%), le esportazioni sono at- tese in crescita del 3% (4.350 milioni di euro), mentre a soffrire di più saranno le consegne sul mercato in- terno (-8,6%, 3.100 milioni). La raccolta ordini nel I semestre invece segna il passo: l’indice Ucimu ha registrato un arretramento del 17,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno pre- cedente. Andamento in linea quello registrato dal Gruppo Statistiche di Federmacchine ( www.federmac- chine.it/home ): al fatturato da record per l’industria italiana del bene strumentale registrato nel 2023, attestatosi a quota 56,6 miliardi di euro, con un in- cremento del 2,1% rispetto al 2022, ci si attende un 2024 di calo moderato. Anche per questo com- parto, le esportazioni sono cresciute del 5,8% (37,7 miliardi di euro), segnando un nuovo primato, in calo invece le consegne sul mercato interno, ferme a 18,9 miliardi (-4,6% rispetto al 2022), penalizzate dall’arretramento del consumo domestico, dove la domanda è scesa del 4%. Nel 2024 l’industria italiana del machinery registrerà un modesto ral- lentamento, mantenendosi comunque su livelli mediamente alti, con un fatturato a quota 54,7 mi- liardi (-3,3% rispetto al 2023). Il consumo interno calerà dell’8,3%, a 27,9 miliardi di euro, mentre l’export crescerà ancora, seppur di poco (+0,9%), oltrepassando i 38 miliardi di euro. Con riferimento alla distribuzione delle vendite, nel 2023 l’export italiano è cresciuto in tutti i principali mercati a esclusione di Cina, Turchia e Regno Unito; meglio di tutti, in termini di incremento, hanno fatto Mes- sico e Polonia. Ilaria De Poli @depoli_ilaria

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