Automazione Oggi 456

SPECIALE AUTOMAZIONE OGGI 50 | SETTEMBRE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 456 D alla sua fondazione nel 2001, Compagnia Valdostana delle Ac- que (CVA) produce mediamente circa 3 miliardi di kWh di elettri- cità all’anno. La centrale idroe- lettrica con la maggiore produzione annuale è quella di Valpelline, costruita negli anni ‘50 e alimentata dal bacino di Place Moulin. Una diga alta 155 metri, con una capacità utile di invaso pari a 93 milioni di m 3 d’acqua. Grazie a un salto di circa 1.000 metri, l’acqua arriva alle turbine, tramite la condotta forzata, con una pressione di 100 bar. L’energia idroelettri- ca così generata è sufficiente per azionare 2 turbine da 65 MW che producono fino a 330 GWh all’anno. Con questi dati di performance, la centrale di Valpelline non è solo importan- te per l’approvvigionamento energetico della popolazione valdostana, ma anche per i piani energetici strategici dell’Italia: è infatti inserita nel piano di riaccensione della rete elettrica a 220 kV in Italia in caso di blackout. Un motivo in più per gli ingegneri di CVA per garantire in ogni momento la funzionalità di questa e delle altre centrali CVA, come sottolinea Antonino Sannolo, responsabile divisione ingegneria elettromeccanica: “Il nostro dipartimento è re- sponsabile anche della manutenzione di circa 70 generatori idroelettrici. Per poter pianificare con precisione gli interventi di manutenzione è necessario conoscere in ogni momento le condizioni degli impianti. A tal fine, eseguiamo controlli non distruttivi dei componenti mec- canici più importanti, nonché ispezioni termi- che, adottiamo misure di protezione elettrica, facciamo controlli elettrici sui generatori e test di vibrazione sui supporti delle turbine. Se un guasto imminente rimanesse inosservato, po- trebbe portare a un’avaria della macchina e quindi a una perdita economica”. Standardizzazione dei sistemi di controllo e monitoraggio La sfida principale di questi controlli risiede nella posizione geografica delle centrali idro- elettriche situate in tutta la Valle d’Aosta, ossia in un’area di circa 3.200 km 2 . “I generatori non sono sempre facilmente accessibili; alcuni si trovano addirittura in grotte nelle montagne” spiega Sannolo. “Con l’aiuto di aziende come ifm stiamo procedendo alla digitalizzazione di tutti i nostri impianti per ridurre il monitoraggio e la necessità di ispezioni in loco”. A tal fine, gli attuali sistemi di controllo e monitoraggio delle vibrazioni assolute dei supporti di 22 centrali idroelettriche in Valle d’Aosta saranno standar- dizzati, ampliati e resi disponibili centralmente a livello IT. La centrale elettrica di Valpelline è stata Philipp Erbe Un salto ‘potente’ controllato e monitorato Compagnia Valdostana delle Acque produce energia elettrica generata principalmente dalle 32 centrali idroelettriche presenti in Regione. Per garantire il funzionamento delle centrali, l’azienda si è affidata alle soluzioni di ifm Alcune delle centrali idroelettriche di CVA hanno quasi 100 anni, mentre altre sono difficili da raggiungere Tre generatori di una centrale idroelettrica, di fronte alle ruote delle turbine Pelton I dati delle centraline di monitoraggio delle vibrazioni vengono raccolti centralmente a livello IT, e analizzati utilizzando moneo, la piattaforma IIoT di ifm

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